Cerami, strepitoso successo per la mostra dedicata al “Racconto del pas-sato attraverso immagini”

Carmelo Sutera e Gian Antonio Lo Guzzo insieme al discendente dei Principi di Cerami
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Cerami visitatori della mostraCon grande affluenza di pubblico, si è chiusa nei giorni scorsi la mostra fotografica intitolata “Cerami, Tracce Storiche: il racconto del passato attraverso immagini”. Un omaggio, un gesto affettuoso verso l’affascinante e antica Keramos (l’odierna Cerami), frutto della minuziosa e paziente ricerca di foto, documenti, carte topografiche, disegni, manoscritti, carte sciolte, costata agli intelligenti e caparbi organizzatori, Carmelo Sutera e Gian Antonio Lo Guzzo anni e anni di studio. Il fascino della mostra temporanea, presentata nell’ambito della rassegna “Keramos Culture Fest”, ha proposto la selezione di 114 fotografie, scattate tra i primi anni del ‘900 fino agli anni ‘70, molteplici cartoline degli anni ’20, immagini e libri su Cerami pubblicati a cominciare dal 1892, affiancati da una planimetria del paese del 1880 con le ipotesi di ricostruzione degli ex conventi. Anche questo, naturalmente, è storia. Il merito, come appena accennato, è della coppia Sutera-Lo Guzzo che con paziente lavoro e da autentici mecenati hanno saputo “raccontare”, scorci del passato ceramese, in un contesto storico e sociale attorno a cui ruotava un tempo la vita del paese in cui si sviluppavano valori umani, eterogenei e anche complessi.

“La nostra iniziativa –hanno detto i geniali realizzatori– ha avuto a scopo determinante quello di divulgare, lo studio storico-urbanistico-territoriale della nostra benamata cittadina”.

Secondo un ordine tematico, nella degna cornice dell’antico oratorio della chiesa di San Sebastiano, la varietà di carte planimetriche, foto, illustrazioni, appese ai muri, sui cavalletti, o appoggiati alle pareti, si dipanano, come nelle fiabe, in un fantasmagorico racconto di nove “capitoli”, uno indipendente dall’altro, caratterizzati da: 1) Archeologia a Cerami; 2) Protector Urbis Ceramensis; 3) Evoluzione del centro urbano; 4) Elementi storici negli edifici ecclesiastici; 5) Chiesette rurali e rupestri; 6) Area castello e dintorni; 7) Ex conventi a Cerami; 8) Trasformazione assetto urbano e soppressione di alcune tradizioni; 9) Seconda guerra mondiale – Operazione Husky.

Strepitoso il successo della mostra andato oltre ogni più rosea aspettativa. Ne possono andare fieri gli ingegnosi organizzatori, Gian Antonio Lo Guzzo e Carmelo Sutera, che hanno visto un flusso inarrestabile di gente visitarla con interesse e gradimento. Anche Sua Altezza Serenissima Giuseppe d’Alberti, Principe Russo di Cerami e de Hauteville, in visita eccezionale a Cerami, ha subito, con evidente gradimento, il fascino dell’esposizione. Per la cronaca, nel corso della cerimonia di benvenuto presso il municipio, il nobile Principe ha voluto omaggiare la cittadina donando un quadro raffigurante San Michele Arcangelo.

Carmelo Loibiso

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