Il 3 settembre, il centro nebroideo di Capizzi ha celebrato con grande fervore i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova. Questa festa, dopo quella del protettore San Giacomo, rappresenta l’evento più significativo per la comunità locale, unendo tradizione e spiritualità in un’atmosfera di profonda emozione.
A differenza della festa di San Giacomo, che è caratterizzata da un forte elemento folkloristico, le celebrazioni per Sant’Antonio si distinguono per il loro tono più sobrio ma altrettanto suggestivo. La processione ha avuto inizio con la Madonna delle Grazie, portata in processione da sole donne, che precede la vara di Sant’Antonio. Questo gesto simbolico rappresenta l’unione tra i due santi e la devozione della comunità.
La processione ha fatto una sosta significativa presso il Santuario di San Giacomo, dove i fedeli hanno potuto riflettere e pregare. Il rientro della statua della Madonna nella sua chiesa è stato accolto da una gran folla di fedeli e da un lungo applauso, segno di gioia e celebrazione.
La vara di Sant’Antonio ha continuato il suo cammino, accelerando il passo in un momento di grande coinvolgimento emotivo. All’arrivo in piazza Mercato, conosciuta localmente come “a codda”, i partecipanti sono stati accolti da uno spettacolo pirotecnico straordinario, che ha esaltato ulteriormente l’atmosfera festosa.
Prima del rientro del santo, l’arciprete don Antonio Cipriano ha tenuto un discorso toccante, seguito dalla benedizione con un reliquiario contenente le lacrime di Sant’Antonio, proveniente dal Santuario di Sant’Antonio a Polla. Questo momento ha ulteriormente arricchito la celebrazione, sottolineando l’importanza spirituale dell’evento.
Il rientro della vara nella chiesa di Sant’Antonio è stato un momento culminante, accolto con entusiasmo dai fedeli e dai portatori. La partecipazione della comunità ha reso la celebrazione un’esperienza collettiva di fede e tradizione, rafforzando i legami sociali e spirituali tra i partecipanti.
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