Celebrazioni della Domenica delle Palme a Nicosia: un giorno di riflessione e condivisione – VIDEO

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A segnare l’inizio della settimana Santa, che si concluderà con la Pasqua della Resurrezione, è la Domenica delle Palme, giornata di festa che ricorda l’ultimo ingresso di Gesù a Gerusalemme per la celebrazione della Pasqua ebraica, avvenuto pochi giorni prima della sua morte.

Secondo i Vangeli, una folla festante accolse l’entrata trionfale del Messia, agitando rami di palma ed acclamando «Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!» (Matteo 21, 9).

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Proprio per onorare tale ricordo, prima delle celebrazioni eucaristiche vengono benedetti rametti di ulivo e palme intrecciate. L’ulivo, più semplice da reperire nella nostra terra rispetto alle palme, rappresenta Cristo stesso che, con il suo sacrificio, diventa strumento di riconciliazione e di pace per l’umanità.

A Nicosia, oltre alle cerimonie solenni in cattedrale, in presenza di mons. Giuseppe Schillaci, vescovo della Diocesi di Nicosia, ci sono state molte altre cerimonie domenica 24. Ad esempio, i fedeli delle comunità del SS. Salvatore, di San Paolo e di San Francesco si sono radunati davanti alla chiesa di San Paolo e si sono recati in corteo sino ai piedi dell’ospedale Basilotta di Nicosia, dove si sono posizionati sulle scalinate del nosocomio. Qui, dopo la lettura di brani evangelici, padre Santino Basilotta ha benedetto i rametti di ulivo e di palma. In rispettoso silenzio, rotto solo da alcune preghiere, i fedeli in processione sono tornati nella chiesa di San Paolo, dove è stata celebrata la Santa Messa.

Dinnanzi alla Basilica di Santa Maria Maggiore, in presenza dei giovani che quest’anno riceveranno la Santa Cresima, sia della comunità di Santa Maria Maggiore, che della Comunità di fedeli di San Michele, durante la benedizione dei rametti di ulivo e di palma a cura di padre Filadelfio Scandurra, è stata presente la rappresentazione del Cristo che umilmente giunge a Gerusalemme cavalcando un misero asinello.

La condivisione dei momenti liturgici come la Domenica delle Palme, accompagnati da simboli importanti come i rami di ulivo e di palma, assume un significato profondo per la comunità dei fedeli. Questi simboli non solo richiamano alla memoria gli eventi salienti della fede cristiana, ma sottolineano anche valori fondamentali come la pace, la riconciliazione e la speranza.

La partecipazione attiva alla liturgia, l’accompagnamento in processione e la ricezione delle benedizioni rappresentano momenti di unione e di comunione tra i credenti, rafforzando il legame spirituale e sociale all’interno della comunità. Queste esperienze collettive offrono l’opportunità di riflettere sul significato più profondo della fede e di rinnovare l’impegno verso gli insegnamenti evangelici di amore, compassione e solidarietà.

In un mondo spesso segnato da divisioni e conflitti, la condivisione di tali momenti liturgici diventa un’occasione preziosa per riaffermare l’importanza della fraternità, dell’armonia e della condivisione, ispirando i fedeli a vivere secondo i valori evangelici nel quotidiano e a contribuire alla costruzione di una società più giusta e pacifica.

Maria Teresa La Via


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