Carenze di personale all’ospedale di Nicosia, scatta la protesta della società civile nicosiana

Ospedale di Nicosia arrivano rassicurazioni sui reparti di cardiologia punto nascita pediatria e ortopedia dalla direzione sanitaria dell%E2%80%99Asp di Enna
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La prolungata carenza di personale del presidio ospedaliero “Carlo Basilotta” di Nicosia, più volte denunciata all’Asp di Enna sia dalle organizzazioni sindacali che dal sindaco di Nicosia, ad oggi non è stata risolta dal management dell’Azienda sanitaria. Nonostante un documento sia stato redatto ed approvato dall’intero consiglio comunale di Nicosia ed inviato dal primo cittadino all’Asp il 5 novembre scorso.

L’8 novembre una lettera è stata inviata alla presidenza della Regione Siciliana, all’assessorato regionale alla Salute, al presidente della VI commissione all’Ars, al prefetto di Enna, al management dell’Asp di Enna, al sindaco, presidente del consiglio e consiglieri comunali di Nicosia, firmato dalle organizzazioni sindacali Fials Medici, Uil Medici e Fesmed, dai club service nicosiani Kiwanis, Fidapa e Rotary, dal Movimento per la Difesa dei Territori, l’Associazione medici cattolici, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Ufficio Pastorale della salute della Diocesi, Società di Mutuo Soccorso, Unitalsi, Moica, Società Fratellanza e Progresso, Avis, Associazione Nicosia Domani, Circolo di Cultura, Comitato a favore dell’ospedale Basilotta, Comitato Donne.

Ancora una volta la cittadinanza nicosiana rappresentata dalla società civile e dall’associazionismo locale, lamenta la scarsa ottimizzazione delle risorse umane e tecnologiche da parte della governance dell’Asp di Enna, all’interno dei singoli presidi ospedalieri, non garantendo, così, la tutela della salute, l’equità dell’accesso ai servizi sanitari, la copertura e l’uniformità assistenziale agli utenti.

I firmatari chiedono di verificare ad ognuno dei destinatari, in base alle loro competenze, se è formalmente garantita un’adeguata assistenza sanitaria che rispetti i criteri dei Lea (livelli essenziali di assistenza), oltre ad assicurare la continuità assistenziale all’utenza al fine di evitare interruzioni di pubblico servizio.

 

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