Si sono svolti a Capizzi, come ogni anno, i festeggiamenti in onore del protettore San Giacomo Apostolo Maggiore, festa molto sentita da tutti i capitini e celebre in tutta la Sicilia.
I festeggiamenti si aprono con il corteo del vessillo aragonese, che ha luogo il 22 luglio di ogni anno, per ricordare il soggiorno di Pietro II d’Aragona a Capizzi nel XIV secolo e la concessione di un emporio da tenersi nella cittadina. Si articola in due momenti: la mattina verso le ore 10, il vessillo viene portato in processione da un corteo composto dall’autorità ecclesiastica e dalla Confraternita di San Giacomo Apostolo Maggiore, dalla chiesa Madre alla parrocchiale chiesa di San Giacomo percorrendo la via dei Vespri; quindi, proseguendo lungo la via Bandiera, il vessillo viene condotto fino al castello e viene collocato nel punto in cui un tempo insisteva la Chiesa della Maddalena – Cappella Regia. In questo luogo per la prima volta è avvenuta la benedizione della reliquia della Maddalena. Il vessillo viene consegnato al popolo, affinché lo custodisca fino a sera per riconsegnarlo all’autorità civile, che lo riporterà all’autorità religiosa. Nel tardo pomeriggio verso le ore 19, il sindaco e tutte le autorità civili e militari si recano al castello per ritirare il vessillo e ricondurlo in processione, lungo la via Bandiera e la via Vespri, fino alla chiesa di San Giacomo per riconsegnarlo all’autorità religiosa, la quale lo espone sul campanile del santuario di San Giacomo, dove sventolerà per tutto il periodo dei festeggiamenti.
Il 24 luglio si svolge la processione delle reliquie che vede partecipare la confraternita di San Giacomo e quella di San Bartolomeo. Capizzi possiede la più antica reliquia di Sicilia del santo consistente in una giuntura del dito custodita in un braccio d’argento. Nella teca in legno dorato invece ci sono le reliquie di altri santi. La processione parte dalla chiesa madre e si conclude nel santuario di San Giacomo. In piazza San Giacomo si è svolto uno spettacolo piro-musicale in onore di don Gino Cardella, indimenticato parroco di Capizzi, scomparso da poco.
Il 26 luglio si svolge la processione di San Giacomo, prima dell’uscita uscita la statua dell’Apostolo viene posta sulla vara per la processione. L’uscita è tra i momenti più spettacolari dell’intera celebrazione. San Giacomo viene accolto da una folla immensa e dagli spari di fuochi e mortaretti.
Il momento più suggestivo della processione del 26 luglio sono i cosiddetti “miracoli” che consistono nell’abbattimento di un muro dove un tempo sorgeva una moschea. Questo rito sta a simboleggiare la vittoria del cristianesimo.
Enorme la folle che segue questa processione sentita da tutto il popolo capitino che si stringe attorno a San Giacomo.
Le celebrazioni si chiudono con lo spettacolo pirotecnico in piazza Madonna delle Grazie e con il rientro della vara di San Giacomo all’interno del santuario.
Sergio Leonardi è un giornalista nato a Messina. Laureato nel 1992 in Economia e Commercio. Con la passione per la statistica, informatica, storia, sport e politica. Tra i fondatori di telenicosia.it