L’ultima domenica di settembre ha visto Capizzi animarsi con i festeggiamenti in onore di San Sebastiano, una delle ricorrenze più sentite dalla comunità. Tradizionalmente, durante questa festa venivano portate in processione tre statue: quella di San Sebastiano, di San Vito e della Madonna degli Afflitti.
San Sebastiano, figura centrale della festa, fu un militare romano vissuto sotto l’imperatore Diocleziano, martirizzato per la sua incrollabile fede cristiana. Anche San Vito condivise un destino simile, essendo anch’egli vittima della grande persecuzione contro i cristiani voluta da Diocleziano. Morto in giovane età, è ricordato come il martire fanciullo, e la sua statua viene portata in processione dai giovani devoti del paese.
La processione ha avuto inizio con l’uscita delle statue di San Sebastiano e San Vito dalla chiesa dedicata al primo. Entrambe si sono poi dirette verso il Santuario di San Giacomo, facendo diverse soste lungo il percorso, tra cui di fronte alle principali chiese di Capizzi e alla chiesa madre. La processione ha fatto tappa anche al tradizionale punto delle tre croci, un luogo simbolico per la comunità.
In piazza Mercato, la festa ha raggiunto il culmine con uno spettacolo pirotecnico, che ha illuminato il cielo, regalando un momento di grande emozione. La processione si è poi conclusa con il ritorno nella chiesa di San Sebastiano, dove Don Nuccio Patti ha guidato i momenti di preghiera, offrendo la benedizione con la reliquia del santo.
Questa celebrazione è un evento che, anno dopo anno, rinnova il legame profondo tra fede e tradizione nel cuore della comunità di Capizzi.
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