La festa della “Domenica in Albis” o “Duminica a Nuedda” si svolge a Capizzi, in occasione dell’ottava di Pasqua.
Questa ricorrenza fu istituita, secondo gli storici, nel 1648 da Filippo IV che ordinò a tutti i paesi sotto il suo dominio, in cui esisteva una statua della Madonna, di portarla in processione proprio in occasione di questa data.
A Capizzi la festa aveva un valore importante; infatti tutte le confraternite sfilavano insieme in processione (come avviene tuttora), mettendo da parte i vari rancori che esistevano tra i quartieri.
Questa solennità rappresenta un’espressione di fede e di gioia, una data in cui il popolo capitino rivive le tradizioni tramandate nei secoli, perpetuandole alle future generazioni che diventano custodi di un passato illustre.
In piazza San Giacomo si riuniscono le venerabili confraternite della Buona Morte, di San Giacomo, di San Sebastiano e San Bartolomeo che sono giunte dalle loro sedi di appartenenza.
Dal santuario di San Giacomo, alle 10.30 parte la processione con San Giovanni Bosco sorretto a spalla dai giovanissimi che preceduto dalle confraternite, con i loro caratteristici abiti, vessilli, insegne e stendardi percorre la via Vespri per giungere nella chiesa Madre dove ad attendere la processione ci sono pure le altre venerabili confraternite di Sant’Antonio da Padova, di San Leonardo e del Santissimo Sacramento.
In chiesa Madre, alle 11 è stata celebrata la messa solenne presieduta dall’arciprete don Antonio Cipriano alla presenza delle venerabili confraternite, delle autorità civili e militari.
Subito dopo, dopo mezzogiorno la processione è ripartita dirigendosi verso piazza Mercato, a Codda.. Qui si è assistito al momento sicuramente più emozionante, l’uscita della Madonna delle Grazie dalla chiesa omonima al suono di “Mira il tuo popolo” da parte della banda, diretta dal maestro Salvatore Principato Trosso, a cui sono seguite le litanie lauretane cantate e l’Ave Maria.
Dopo lo spettacolo pirotecnico la processione ha percorso la via Roma accompagnata pure da alcune bambine con in mano delle ceste di fiori come omaggio alla Madonna per giungere in piazza San Giacomo. In questo luogo la statua di San Giovanni Bosco ha fatto il suo ingresso definitivo nel Santuario.
La processione attraverso la via Vespri si è conclusa, poco prima delle 14 con l’entrata della Madonna delle Grazie in chiesa madre, salutata dal rullo dei tamburi, dal suono della banda e dai fuochi pirotecnici.
La statua della Madonna rimarrà in chiesa Madre fino al 3 settembre, festa di Sant’Antonio da Padova, quando in processione verrà riportata nella sua chiesa.
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