FICARAZZI (PALERMO) (ITALPRESS) – Dopo due anni estremamente complicati, il calcio dilettantistico è pronto a ripartire nel segno di una ritrovata fiducia, ma senza abbassare la guardia nei confronti delle tante incertezze a causa della pandemia di Covid-19 e delle nuove criticità che si sono aggiunte negli ultimi mesi, a partire dall’aumento esponenziale dei costi dell’energia e dai venti di guerra alle porte dell’Europa. Tra rinunce e ripescaggi, anche in Sicilia è ormai imminente il via dei campionati regionali nel weekend del 4 settembre, mentre il girone I di Serie D, per metà composto da squadre dell’isola, partirà il 18 settembre con due settimane di ritardo rispetto al resto del territorio nazionale in virtù del caso Giarre, per il quale si resta in attesa della sentenza del Tar che il 7 settembre si pronuncerà sull’esclusione o meno dal prossimo campionato di Serie D. A presentare la nuova stagione, in una conferenza stampa indetta presso la sede di Ficarazzi, in provincia di Palermo, è il presidente della LND Sicilia, Sandro Morgana, che ha posto l’accento su una ripartenza che fa i conti con diverse difficoltà, alle quali il comitato regionale risponde con un’azione di sostegno, incoraggiamento e fiducia nel futuro. “In questa estate di passione abbiamo dovuto fare i conti con tutta una serie di situazioni che pensavamo di non dovere affrontare – ha esordito Morgana – Mi ha impressionato dover prendere atto della circostanza per la quale ora molte persone guardano al futuro con sfiducia, tra il Covid-19 seppur in fase di diminuzione, la guerra, la crisi di governo, la paura dei costi energetici che si preannunciano molto significativi. In un clima di preoccupazione, purtroppo alcune società hanno addirittura deciso di non iscriversi e di rinunciare. In una condizione in cui le difficoltà sono così ampie – ha aggiunto – è inevitabile fare scelte di sostenibilità da concordare con chi governa regione e nazione”. Scendendo nel dettaglio dei campionati regionali, i due gironi di Eccellenza sono stati riempiti con sedici squadre ciascuno e si è dovuto ricorrere a quattro ripescaggi, mentre i quattro gironi di Promozione hanno perso in totale due squadre, recuperate con la Serie C1 di calcio a 5 in cui l’organico è stato aumentato di due società: “Per quanto riguarda i tre maggiori campionati, abbiamo compilato dei gironi territorialmente compatibili e ben accettati dalle società. I gironi A e B di Eccellenza sono pieni di società assolutamente attrezzate, con quattro capoluoghi di provincia, Agrigento, Siracusa, Ragusa e Caltanissetta”. Resta però la Serie D a catalizzare il maggiore interesse a livello mediatico, mai come quest’anno per la presenza del Catania, ripartito dalla quarta serie nazionale dopo il fallimento, e del Trapani: “Il campionato di Serie D quest’anno è davvero molto bello, ho girato la Sicilia per vedere i campi e le strutture, incontrando le società, e ovunque vado riscontro grande attesa per la presenza del Catania, che tutte vogliono affrontare, e devo dire anche per quella del Trapani – ha sottolineato Morgana – Tutto questo conferisce grande rilevanza al campionato di Serie D, promette a tutti di vivere una stagione che si preannuncia piena di grandi passioni”. Il caso Giarre ha costretto allo slittamento in avanti di due settimane dell’inizio del girone I, in attesa che il Tar si pronunci sull’iscrizione del club etneo che è tornato a sperare, i campionati regionali partiranno invece in lieve anticipo rispetto allo scorso anno, in modo tale da poter ovviare a eventuali sospensioni dovute a situazioni contingenti, come nelle ultime annate l’impennata dei casi di coronavirus. “Non possiamo fare finta che il Covid-19 non ci sia più e non ci può essere una soggettivizzazione, ma bisogna rispondere a criteri oggettivi e va scritto un protocollo – ha precisato Morgana – Porrò la questione al consiglio direttivo della Serie D e ci doteremo di una circolare che determinerà queste questioni. Nonostante i rinvii, lo scorso anno abbiamo terminato le nostre attività nei tempi previsti, iniziare prima quest’anno è proprio per riuscire a recuperare eventuali situazioni avverse”. Al centro dell’operato della Lnd Sicilia anche il calcio femminile: “Sul calcio femminile ci stiamo impegnando tanto, se tutto il lavoro che stiamo facendo darà i risultati sperati credo che potremo arrivare a un organico a 16 squadre di Eccellenza femminile in due gironi da otto – ha spiegato il presidente della LND Sicilia – Il calcio maschile da quello femminile deve trarre il buon uso della correttezza e del rispetto che le donne assicurano in campo e al contempo si deve impegnare nel proporre azioni serie nei confronti del femminicidio”. Novità della nuova stagione, al termine dei campionati, la prima edizione della “Festa del calcio siciliano” con la premiazione delle società che hanno vinto nelle rispettive divisioni. Tra le conferme, quella dei corsi per dirigenti di società sportive e un momento formativo riservato agli arbitri e ai capitani delle squadre di tutti i campionati. A questo proposito, nel corso della conferenza stampa ha preso la parola anche Cristina Anastasi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri in Sicilia: “L’anno scorso è stato quello della ripartenza grazie all’impegno della Lnd, gli arbitri hanno iniziato a riprendere consuetudine con l’attività sospesa per due anni in modo parziale. Gli arbitri sono già impegnati nei raduni precampionato, auspichiamo sia una stagione proficua per tutti. Nei due anni Covid – ha aggiunto – abbiamo sofferto la situazione per la quale un certo gruppo di arbitri ha di fatto smesso di arbitrare, una parte di loro purtroppo ci ha abbandonato”. Infine, contro la piaga degli episodi di violenza nei confronti degli arbitri, 34 in Sicilia nella scorsa stagione (28 perpetrate da giocatori, 6 da dirigenti), sarà costituito per ogni delegazione provinciale un nucleo di valutazione per lo studio sui fatti di violenza.
– foto ufficio stampa Lnd –
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