Il 21 febbraio, il consiglio comunale di Calascibetta ha tenuto una riunione di oltre quattro ore sul Piano Regolatore Generale (PRG), ma senza che il presidente aprisse il punto all’ordine del giorno. La riunione si è conclusa senza l’approvazione del PRG, evidenziando una certa confusione e mancanza di unità tra i membri della maggioranza.
I problemi affrontati nella seduta precedente sono riemersi: la questione dei numeri necessari per l’approvazione del PRG e la posizione dei consiglieri a rischio di incompatibilità. Il presidente, con la sua nota coerenza, aveva proposto di rivotare il PRG in parti separate, annullando così la votazione a blocco unico utilizzata nella seduta precedente.
Il sindaco è intervenuto per sostenere la tesi secondo cui la maggioranza richiesta per l’approvazione del PRG sarebbe quella di raggiungere la metà più uno dei consiglieri partecipanti alla seduta. Tuttavia, la segretaria ha espresso il parere che, secondo lo Statuto, per l’approvazione del PRG a Calascibetta è richiesto il voto di 7 consiglieri comunali.
Nonostante il parere della segretaria, il sindaco ha dichiarato che non tiene conto dei pareri dei revisori dei conti e dei segretari comunali, sostenendo la sua tesi di approvazione del PRG anche contro il parere del funzionario dello Stato che assiste giuridicamente l’Ente. Ha inoltre affermato di non preoccuparsi di chi gli ha dato ragione in passato, sottolineando che l’unico vero controllo possibile sugli atti comunali è il ricorso al T.A.R..
L’intervento del sindaco ha suscitato la forte reazione di Salvo Dello Spedale, che ha difeso la Segretaria. Il sindaco è stato accusato di mancare di rispetto anche ai consiglieri di maggioranza, definendoli apertamente “quattru carusi”. Il capogruppo del PD, Daniele La Paglia, ha dichiarato che non deve pagare lui le colpe di questa maggioranza.
Salvo Dello Spedale, consigliere comunale, ha dichiarato: “Non siamo contrari all’adozione del PRG. Tuttavia, come può la maggioranza aspettarsi che la minoranza approvi il piano con leggerezza quando la stessa maggioranza sembra incerta su cosa fare? Hanno sempre respinto tutte le nostre proposte, anche quelle che avrebbero migliorato le loro, e ora chiedono il nostro aiuto? Nonostante tutto, ho dichiarato in aula che, se tutti gli otto membri della maggioranza sono presenti e votano a favore del PRG, la minoranza è pronta a votarlo, a condizione di fare le opportune considerazioni e proposte di miglioramento.”
Dello Spedale ha aggiunto: “Se la maggioranza non è unita, ciò solleva ulteriori dubbi. Siamo stati tenuti all’oscuro di tutto, non siamo stati coinvolti, non conosciamo a fondo il PRG proposto e alcuni emendamenti significativi non ci convincono.”
Carmelo Lo Verri, capogruppo della minoranza, ha dichiarato: “La confusione generale creata dal presidente è paradossale ed è evidente a tutti. Se la maggioranza non ha i numeri, perché il presidente ha riconvocato la seduta? Era davvero convinto che, insieme al sindaco, avrebbero potuto cambiare l’opinione espressa dalla segretaria? C’è molta confusione e superficialità sul PRG. La maggioranza chiede collaborazione ora che è in difficoltà, ma in aula ha respinto la proposta di buonsenso della minoranza, che di fronte allo stallo della maggioranza, ha proposto di inoltrare un quesito all’ufficio degli enti locali della Regione siciliana sulle perplessità che attanagliano il consiglio comunale.”
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