MILANO (ITALPRESS) – “Nelle professioni sanitarie, da sempre, assistiamo ad una netta prevalenza femminile, ma ancora il pensiero prevalente non è quello femminile. Eppure le donne possono dare un contributo determinante”. Lo ha detto in un’intervista all’Italpress Monica Calamai, direttrice delle Aziende Sanitarie di Ferrara, nonchè fondatrice e coordinatrice della Community Donne Protagoniste in Sanità, una rete di professioniste del sistema sociosanitario italiano che porta avanti battaglie importanti sul gender gap e il gender pay gap. La Community, nata appena tre anni fa, si sta allargando in modo significativo, grazie a una folta e nutrita attività.
“Siamo donne che orientano altre donne – ha aggiunto Calamai -. Ad esempio con i nostri ‘caffè di protagoniste”, appuntamento quindicinale, trattiamo tantissimi argomenti, dallo screening della mammella alla violenza di genere, fino alle nuove professioni sanitarie. Senza dimenticare la nostra convention annuale che ha visto la partecipazione di 3 mila persone o la produzione di libri e documenti, nonchè l’attività che svolgiamo per cercare di agire su normative a livello nazionale, oltre ad agreement con altre associazioni”.
“In ambito sanitario le donne sono oltre il 68%, quasi l’80% nelle professioni infermieristiche, nell’ambito dirigenziale medico siamo al 50%, ma quello che è visibile è che a fronte di questa situazione, in alcune professionalità, come quella del primario, abbiamo ancora una prevalenza maschile – ha aggiunto Calamai -. La situazione sta comunque rapidamente cambiando, come del resto è confermato dalle iscrizioni ai corsi di laurea in medicina, dove abbiamo una prevalenza femminile”.
La dottoressa cita come esempio la situazione delle Aziende Sanitarie di Ferrara, dove dopo un primo bilancio di genere, se ne sta preparando un secondo, che dimostra come la presenza delle donne in sanità stia aumentando anche in posizioni apicali rispetto al passato.
“Siamo donne che orientano altre donne – ha aggiunto Calamai -. Ad esempio con i nostri ‘caffè di protagoniste”, appuntamento quindicinale, trattiamo tantissimi argomenti, dallo screening della mammella alla violenza di genere, fino alle nuove professioni sanitarie. Senza dimenticare la nostra convention annuale che ha visto la partecipazione di 3 mila persone o la produzione di libri e documenti, nonchè l’attività che svolgiamo per cercare di agire su normative a livello nazionale, oltre ad agreement con altre associazioni”.
“In ambito sanitario le donne sono oltre il 68%, quasi l’80% nelle professioni infermieristiche, nell’ambito dirigenziale medico siamo al 50%, ma quello che è visibile è che a fronte di questa situazione, in alcune professionalità, come quella del primario, abbiamo ancora una prevalenza maschile – ha aggiunto Calamai -. La situazione sta comunque rapidamente cambiando, come del resto è confermato dalle iscrizioni ai corsi di laurea in medicina, dove abbiamo una prevalenza femminile”.
La dottoressa cita come esempio la situazione delle Aziende Sanitarie di Ferrara, dove dopo un primo bilancio di genere, se ne sta preparando un secondo, che dimostra come la presenza delle donne in sanità stia aumentando anche in posizioni apicali rispetto al passato.
– Foto Italpress –
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