Buoni alimentari a Nicosia. Giacobbe, Scavuzzo e Spedale: “Ricorrere agli strumenti previsti dalla legge per qualcuno è lesa maestà”

Scavuzzo Spedale Giacobbe Li Volsi
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I tre consiglieri comunali di minoranza Giacobbe, Scavuzzo e Spedale, in risposta alla giunta comunale ed ai consiglieri di maggioranza, tornano sulla vicenda dei buoni alimentari da distribuire ai cittadini nicosiani in difficoltà economica e sui criteri di distribuzione, per i quali nei giorni scorsi hanno chiesto al prefetto di Enna in commissariamento del Comune di Nicosia.

Persa una buona occasione, da parte dell’Amministrazione di Nicosia e dei Consiglieri Comunali di maggioranza che la sostengono, per dimostrare come i criteri messi in campo per l’attribuzione dei buoni spesa, previsti dall’art. 2, co. 4, lettera a) dell’ordinanza n. 658 del 29/03/2020 della Protezione Civile, siano improntati a trasparenza

Purtroppo ormai non ci stupisce più nulla!

Questa Amministrazione si è dimostrata abile in una sola cosa: mistificare la realtà e muovere pesanti accuse ed invettive contro chi osi mettere in dubbio il suo operato, evitando di rispondere su  questioni legittimamente poste e/o proposte.

Preliminarmente giova precisare come l’Amministrazione, che annovera al suo interno ben due avvocati, non conosca l’iter procedurale di un ricorso al TAR, depositato e non ancora posto in udienza e non miseramente fallito, come affermato in modo fuorviante e fallace dalla stessa.

Inoltre l’Amministrazione, lungi dal chiarire i criteri utilizzati per l’attribuzione dei buoni spesa, soprattutto dopo il discutibile e inopportuno audio di un consigliere comunale della loro maggioranza e prossimo candidato nella lista del Sindaco Bonelli, non riesce a far altro che scagliarsi contro i diritti e le prerogative connesse allo status di consigliere comunale, titolare di poteri pubblici.

Le preoccupazioni sull’attribuzione dei buoni spesa appaiono ancor più legittime, continuano i Consiglieri, ascoltando l’audio del consigliere in questione, che riporta un’esclamazione attribuita ad un “primo cittadino” poco consona ed opportuna, se vera.

Appare, inoltre, oltremodo sgradevole e superflua, la lezione di buonismo e bon ton mediatico offerta dall’Amministrazione, che avrebbe ben potuto indirizzare il tempo occorso per la stesura del comunicato in altra attività sicuramente più proficua per la collettività, stante il loro ruolo di  amministratori locali, come ad esempio disciplinare e regolare in modo chiaro, attraverso il Bando pubblico, la nuova platea di soggetti/cittadini resi bisognosi dal Covid-19 che si aggiunge a quella già nota ai servizi sociali, come richiesto anzitempo dai consiglieri scriventi, appunto per evitare confusione.

Pertanto continueremo, concludono i Consiglieri Giacobbe, Spedale e Scavuzzo a vigilare sulla correttezza, sulla legalità, sulla congruità e sulla trasparenza dell’azione posta in essere dall’Amministrazione, principi che non possono essere derogati, approfittando dello stato di emergenza che, sta vivendo il nostro Paese.  Non esiteremo, infine, a porre in essere ogni azione utile, anche in sede giudiziaria, a tutela di tutti i cittadini del Comune di Nicosia, anche per superare nel migliore modo possibile, questo grave momento di crisi che affligge la nostra comunità.

Sappiamo di essere di media statura, ma intorno a noi non vediamo giganti (cit. G. Andreotti )

Filippo Giacobbe, Domenico Scavuzzo, Luciana Spedale”

 

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