Il 14 luglio Assoro ha vissuto con fervore la festa in onore di Santa Petronilla, patrona del paese dal 1638. La celebrazione ha unito storia, devozione e cultura, rinnovando un legame secolare tra la comunità e la sua protettrice.
Santa Petronilla, venerata come “diaconessa” e vergine consacrata a Cristo, è nota per i suoi carismi, in particolare quello della guarigione. Sebbene la tradizione la identifichi come figlia di San Pietro, gli storici considerano questa attribuzione leggendaria.
Il cuore delle celebrazioni è stata la maestosa Basilica di San Leone, una delle rare chiese siciliane a cinque navate. Qui, il parroco don Orazio Macchione ha officiato la solenne messa, seguita dalla lettura dell’atto di affidamento alla patrona da parte del sindaco Antonio Licciardo.
Un momento significativo è stato l’arrivo di una delegazione da Acciano, comune abruzzese che condivide la stessa patrona. Questo scambio culturale si rafforzerà l’anno prossimo, quando i portatori di Assoro parteciperanno alla festa patronale di Acciano.
La processione, momento culminante della giornata, ha visto il simulacro di Santa Petronilla attraversare le vie del paese. Particolarmente significativo la sosta al cimitero, con la benedizione della reliquia e la preghiera per i defunti.
La serata si è conclusa con il rientro del simulacro in basilica, accompagnato da uno spettacolo pirotecnico, simbolo della gioia e della devozione della comunità assorina.
Questa festa non solo ha rinnovato la fede locale, ma ha anche rafforzato i legami comunitari e interregionali, dimostrando come le tradizioni religiose possano essere un potente veicolo di coesione sociale e scambio culturale.
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