Assoconsumatori Enna: “Siamo alle solite! Ancora una volta i consorzi di bonifica vogliono mettere le mani nelle tasche dei cittadini”

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Diversi cittadini ci hanno fatto pervenire delle cartelle di pagamento emesse da Riscossione Sicilia Spa per conto del consorzio di bonifica n.6 di Enna per tributo irriguo”. Afferma in una nota Pippo Bruno di Assoconsumatori Enna

Fin qui nulla di eccezionale, ricevi un servizio e devi pagare un regolare tributo.

Del resto la legge regionale n. 45 del 25 maggio 1995 (Norme sui consorzi di bonifica) lo specifica a chiare lettere, infatti, all’articolo 10 c.1 c’è scritto: ‘che le spese per la manutenzione ordinaria e la gestione degli impianti in esercizio sono a carico dei consorziati, ivi compresi gli eventuali enti pubblici e i titolari di immobili a uso diverso da quello agricolo ricadenti nel perimetro consortile e serviti dagli impianti di irrigui’… Discorso chiaro e preciso, ma qui viene il bello perché la regione non sovvenziona più i consorzi di bonifica come prima ed allora i consorzi di bonifica si attivano motu proprio per attingere sempre più disponibilità economica chiamando alla compartecipazione delle spese dei consorzi anche i cittadini che hanno immobili ricadenti all’interno del bacino consortile anche non attingendo a nessun servizio irriguo messo in atto dal consorzio, anche se non c’è nessun rapporto tra cittadino e consorzio devi compartecipare alle spese, infatti, si sono visti recapitare delle cartelle di pagamento senza aver ricevuto la doverosa notifica dell’atto di pagamento del tributo. Non utilizzi nessun servizio? Sei costretto a pagare! Una sorta di tassa di scopo che l’ente consorzio impone ad ogni cittadino che non usufruisce di alcun servizio ma ha la ventura di avere un appezzamento di terra o un fabbricato in una zona ricadente all’interno di un’area consortile attraversata da una conduttura idrica del consorzio stesso. La cosa più eclatante è che una cartella di pagamento si estingue attraverso il pagamento di quanto è impropriamente richiesto oppure attraverso un pronunciamento giuridico costringendo il povero cittadino, in ogni caso ad esborsare soldi per il giudizio che in questo caos, anche giuridico, potrebbe dargli torto, oltre al danno anche la beffa! L’associazione sempre al fianco dei cittadini si attiverà per difendere da tale sopruso che non è, supinamente, accettabile”. Conclude la sua nota Assonconsumatori Enna.   

 

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