Ne eravamo convinti, bisognava solo aspettare, l’amministrazione Bonelli avrebbe a gran voce rivendicato i meriti del suo fallimento nella gestione dei rifiuti. “A Nicosia abbiamo risparmiato il 2% in bolletta sui rifiuti”, forse sarebbe opportuno che qualcuno spiegasse che un misero 2% si tramuta per il cittadino in 2 euro ogni cento euro versato per la bolletta dei rifiuti. Ben poca cosa! Lasciamo alla loro soddisfazione l’amministrazione ed andiamo ai fatti.
A Nicosia come negli altri comuni si sono cambiate le sigle, da ATO Ennaeuno, gestione partecipata, a SRR, gestione comunale, ma il risultato è sempre lo stesso: “In Sicilia la gestione dei rifiuti è essa stessa organizzata per delinquere”, dalla relazione Pecorella sui rifiuti. L’amministrazione dovrebbe rendersi conto che il numero di assunzioni di personale è spropositato in relazione ai parametri nazionali ed europei che stimano un operatore ogni mille abitanti; nella nostra provincia, Nicosia compresa, abbiamo un operatore ogni quattrocento abitanti, con un aumento del 150% degli addetti e con un contratto più caro del 30 %, basterebbero questi dati per capire che il sistema è condannato a fallire.
Evidentemente l’amministrazione Bonelli che ha amministratori provenienti dall’ATO, tutto ciò non lo ha capito, o forse pensa che i cittadini siano dei creduloni incapaci di fare 2+2. Forse, il sindaco Bonelli e la sua amministrazione non hanno capito che i nicosiani sono di cervello fine e sanno ben fare i conti.
La convenzione sottoscritta con la Multiecoplast prevede delle isole ecologiche automatiche, strutture, anche, mobili che permettono di quantificare la quantità e la qualità dei rifiuti differenziati conferiti dai cittadini e che attraverso dei badge o schede apposite registrano la differenziata per ogni nucleo familiare e l’effettiva raccolta differenziata da scorporare dall’importo delle bollette. Tali sistemi, previsti nella convenzione sottoscritta tra il Comune di Nicosia e la società Multiecoplast, non vi è alcuna traccia.
Certo, la differenziata non è ben vista dagli operatori privati delle 66 discariche, non tutte in regola, che operano sul territorio regionale e che di fatto impediscono uno sviluppo della filiera della differenziata in quella logica di “abbanchiamo quanto più è possibile ed incassiamo”.
Noi diciamo all’amministrazione Bonelli: “applichi la convenzione e la smetta di buttare fumo negli occhi dei suoi concittadini, il 2% tanto osannato è ben poca cosa; se si fosse semplicemente utilizzato il contratto “Enti Locali”, contratto previsto per tutti i dipendenti comunali, anziché il contratto “Federambiente”, avremmo avuto un risparmio sugli stipendi, di conseguenza sulle bollettazioni più cospicuo. Leggendo poi le dichiarazioni roboanti dell’assessore al ramo si capisce bene che i dati sono truccati, a meno che l’assessore abbia notizie che non ha reso neanche al consiglio comunale di qualche settimana fa. L’assessore afferma che vi sarà un risparmio di 23.00 € minimo per utenza, ipotizzando riduzioni di 60€ ed anche oltre.
Orbene, stando alla percentuale di risparmio, presentata dal comune con documenti scritti in consiglio comunale, del 2%, sul costo complessivo di due milioni di euro del 2017, si verrebbe ad avere una diminuzione del costo complessivo di circa 46.000€. Dividendo tale somma per le 23.00€ di risparmio minimo garantito dall’assessore per ogni utente, a Nicosia risulterebbero solo 2000 utenze, cosa illogica per una realtà con una popolazione di 13.762 abitanti. Forse l’assessore non conosce la sua realtà?
Pippo Bruno
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