Asp Enna. Da lunedì 5 ottobre al via la campagna vaccinale antinfluenzale

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Il management dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna, composto da Francesco Iudica, direttore generale, da Sabrina Cillia, direttore amministrativo, e da Emanuele Cassarà, direttore sanitario, ha sottoscritto con i medici convenzionati il protocollo d’intesa per la campagna antinfluenzale 2020/2021, stilato con il contributo operativo del direttore del dipartimento di Prevenzione, Giuseppe Mazzola, del dirigente responsabile dell’U.O. di Epidemiologia e Statistica Sanitaria, Franco Belbruno, e di Giuseppe L’Episcopo, referente aziendale della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020/2021 per i rapporti tra l’Asp di Enna, i medici di Medicina Generale e i pediatri di Libera Scelta.

I cittadini aventi diritto bambini, soggetti ultrasessantenni, soggetti a rischio per patologie croniche debilitanti (diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie croniche), donne durante tutta la gravidanza, medici e gli altri operatori sanitari, personale addetto a servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell’ordine, vigili del fuoco, ecc.) e categorie di lavoratori (veterinari, allevatori, macellai, trasportatori di animali vivi, ecc.) possono recarsi negli ambulatori dei medici di Medicina Generale, dei pediatri di Libera Scelta e negli ambulatori vaccinali territoriali per effettuare gratuitamente le vaccinazioni.

Negli ambulatori vaccinali dell’Asp saranno garantite inoltre le vaccinazioni di coloro i cui medici non avessero aderito alla campagna vaccinale e di coloro che sono temporaneamente presenti sul territorio dell’Asp e senza scelta del medico.

Franco Belbruno
dott. Franco Belbruno

L’influenza con le sue complicanze si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale e rappresenta un serio problema di sanità pubblica e una rilevante fonte di costi diretti (spese sanitarie) e indiretti (assenze dal lavoro) per l’attuazione delle misure di controllo, della gestione dei casi e delle complicanze della malattia.

In correlazione al Coronavirus – spiega Franco Belbruno – vaccinarsi contro l’influenza, oltretutto, permetterebbe anche una semplificazione della diagnosi e della gestione dei casi sospetti a causa della sintomatologia sovrapponibile con il Covid-19; una protezione in più per il Coronavirus, in quanto un soggetto già indebolito dall’influenza potrebbe riscontrare conseguenze più serie nel contrarre successivamente il CoVid-19, e, infine, di non agevolare l’infezione da Coronavirus.”

Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte e la riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità e possono essere raggiunti se c’è una copertura vaccinale totale minima di ameno il 75% e desiderabile del 95% per evitare la circolazione del virus.

Un aspetto indifferibile per il conseguimento di questi obiettivi è l’incremento dell’adesione alla vaccinazione del personale sanitario al fine di non diventare un possibile veicolo di infezione per i pazienti ricoverati in ospedale e per gli ospiti di residenze per anziani.

La prevenzione dell’influenza va fatta soprattutto vaccinandosi” sottolinea il dr. Belbruno.Si raccomanda di praticare sempre le misure di igiene e protezione individuale: lavaggio delle mani buona igiene respiratoria, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale, uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari.

 

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