Il 19 aprile la Polizia di Stato, composta dalla Squadra Mobile di Enna e dal Commissariato distaccato di P.S. di Leonforte, ha eseguito tre ordini di carcerazione nei confronti di F.G., V.G. e A.M. Questi individui sono stati condannati in via definitiva per estorsione aggravata, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo, in quanto membri dell’associazione mafiosa “Cosa Nostra” operante su Leonforte.
I condannati sono stati ritenuti responsabili di una serie di estorsioni avvenute a Leonforte nel 2013. Le vittime erano il proprietario di un negozio di ottica e un imprenditore titolare di una discoteca. I tre, attraverso azioni intimidatorie, hanno costretto il commerciante a rinunciare all’apertura di un’ottica a Leonforte. Inoltre, hanno richiesto al titolare di una discoteca il pagamento di una somma di denaro in cambio di “protezione”, recapitando una bottiglia di liquido infiammabile e due cartucce calibro 12 come avvertimento.
Quest’indagine è un segmento dell’ampia inchiesta antimafia “Homo Novus”, condotta dalla Squadra Mobile di Enna e dal Commissariato distaccato di P.S. di Leonforte. Grazie a questa inchiesta, nel 2013, otto persone sono state arrestate per associazione di stampo mafioso, tra cui gli attuali arrestati.
Dopo le formalità di rito presso il Commissariato di Leonforte, i tre sono stati trasferiti alla Casa Circondariale di Caltanissetta, come disposto dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Caltanissetta. Qui sconteranno la loro pena: due anni di reclusione per F.G. e A.M., e tre anni di reclusione per V.G.
L’indagine ha permesso di consegnare alla giustizia tre figure di spicco della criminalità organizzata locale, segnando un importante passo avanti nella lotta alla mafia.
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