Allevatori siciliani chiedono esonero da canoni di affitto per pascoli pubblici, coinvolte le ASSP di Nicosia e Troina

allevamento bovini
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La siccità che ha colpito la Sicilia negli ultimi mesi ha messo in ginocchio gli allevatori di bovini e ovini, costretti a sostenere alti costi per il foraggiamento degli animali. Per questo motivo, la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) ha inviato una lettera all’assessore all’Agricoltura e Sviluppo Rurale, Luca Sammartino, al dirigente generale Agricoltura, Dario Cartabellotta, al dirigente Dipartimento Sviluppo Rurale, Fulvio Bellomo, ai presidenti dell’ Azienda Speciale Silvo Pastorale (ASSP) di Troina e Nicosia, Angelo Impellizzeri e Michele di Franco e ai sindaci dei comuni siciliani, per chiedere l’esonero dal pagamento dei canoni di affitto delle superfici a pascolo pubbliche per l’anno 2024.

La CIA, nella lettera firmata dal presidente regionale Graziano Scardino, ha sottolineato la necessità di salvaguardare gli allevamenti estensivi, che rappresentano un comparto prioritario per la regione, in quanto esclusivo di alcune zone montane e svantaggiate, e che assume rilevanza ambientale, sociale ed economica. La CIA ha ricordato che la scarsa presenza di cotico erboso in tutte le superfici a pascolo dell’isola sta provocando un rapido dimagrimento delle mandrie e dei greggi, con continui interventi di soccorso per il mantenimento degli animali. Inoltre, la CIA ha evidenziato che gli allevatori devono affrontare altissimi costi aggiuntivi per reperire il foraggio necessario per alimentare il proprio patrimonio zootecnico, anche in relazione all’impennata dei prezzi dei foraggi.

La CIA ha quindi chiesto alle istituzioni regionali di esonerare gli allevatori dal pagamento dei canoni di affitto relativi ai terreni demaniali concessi a pascolo, che in parecchi casi sono molto onerosi per le imprese zootecniche. Ha chiesto, inoltre, che nella finanziaria regionale possano essere inseriti ristori adeguati al fine di compensare le aziende e le istituzioni coinvolte. Ha chiesto, infine, che per le aziende zootecniche condotte con il metodo biologico possa essere concessa la deroga per l’acquisto di fieno ottenuto con il metodo convenzionale, stante l’assenza sul mercato isolano di fieno certificato biologico.

La CIA ha espresso la speranza che la sensibilità delle istituzioni regionali possa dare certezze alla zootecnia estensiva, che merita l’attenzione da parte del governo e delle istituzioni per il triplice ruolo che svolge nelle zone interne a rischio spopolamento, dissesto idrogeologico e degrado ambientale.


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