L’Archivio di Stato di Enna nel mese delle celebrazioni della Festa della Liberazione promuove la mostra documentaria dal titolo “I partigiani raccontano” per ricordare la lotta contro l’oppressione nazifascista e la liberazione dell’Italia.
Ripercorrendo gli avvenimenti all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943, le carte d’archivio danno voce alle numerose storie di uomini che con immenso sacrificio hanno contribuito a scrivere una delle pagine più tragiche e importanti della Storia del nostro Paese con l’intento di sensibilizzare la collettività verso una cultura di pace e di non violenza ricordando la memoria di chi ha rischiato la propria vita o l’ha persa in nome della libertà. Riscoprire le carte d’archivio significa conoscere vicende straordinarie che hanno contribuito in modo decisivo al movimento di liberazione ma anche scoprire vite forgiate dalle sofferenze, dal dolore, dalle rinunce, dalle lunghe e inesorabili attese e dalla perdita dei propri cari.
La mostra nasce grazie alla ricerca condotta presso l’Archivio di Stato di Enna dal prof. Renzo Pintus presidente della sezione A.N.P.I. della provincia di Enna che ha permesso l’individuazione di numerosi giovani partigiani, nostri concittadini, che divennero protagonisti della Resistenza. Le loro storie sono oggi raccolte nel volume “La memoria ritrovata. Storie di partigiani ennesi – 1943-45”.
La meticolosa e attenta attività di ricerca, protrattasi per più di tre anni, ha inoltre permesso all’individuazione di importanti documenti, come i due Certificati al Patriota a firma del Maresciallo K. Alexsander comandante supremo alleato delle forze nel mediterraneo centrale, visibili nella sala espositiva assieme ad altra documentazione relativa a premi e riconoscimenti.
“Questa iniziativa ha l’obiettivo di stimolare, attraverso un confronto diretto con le fonti documentarie, una profonda riflessione sul significato dei valori della Liberazione come parte fondamentale del percorso di formazione di una cittadinanza attiva e democratica” – afferma la direttrice dell’Istituto la dott.ssa Giuliana Maria Ferrara – “quella della Resistenza è una storia che deve continuare a parlarci nel presente, sulla necessità di difendere questi valori e utilizzarli nelle moderne lotte per la libertà contro ogni forma di repressione”.
La mostra sarà visitabile durante gli orari di apertura al pubblico dell’Istituto fino al 31 maggio 2024.
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