Sabato e domenica 23 e 24 settembre ci si prepara ad un secondo weekend straordinario in cui ciascuna delle dieci città coinvolte nel festival Le Vie dei Tesori scende in campo con percorsi inediti, luoghi che aprono per la prima volta, passeggiate d’autore ed esperienze imperdibili.
A Enna si va per torri, conventi e antiche neviere. Con i suoi 1400 visitatori dello scorso weekend, eccola pronta al secondo con il suo programma che porta alla ribalta pieghe importanti legate al lavoro delle Confraternite (quella delle Anime Sante espone le bellissime “mazze d’argento” barocche) e al culto della Settimana Santa, raccontato nel museo immersivo.
Il viaggio parte dal Castello di Lombardia (il luogo finora più visitato) che fa parte del circuito Italia Romanica (con la torre di Federico di 27 metri, avvolta da leggende esoteriche, e si è incerti se attribuirla a Federico II di Svevia o a Federico d’Aragona).
Entrando in città, una puntata all’Archivio Storico comunale dove vi mostreranno documenti inediti sui carusi nelle solfare e sulle leggi razziali degli anni Trenta. Le chiese sono tante, dal convento abbandonato e alla chiesa di San Benedetto dove si salirà per la prima volta sulla torre campanaria. Poi la chiesa e il convento di Montesalvo, ancora abitato dai frati francescani, che conserva in una piccola cappella con i colatoi, l’unica mummia di Enna (sino ad oggi conosciuta); l’antico pozzo misterioso della chiesa di Santa Maria la Nuova, e il giardino segreto all’italiana, custodito dalla Soprintendenza.
A Palazzo Militello vi ritroverete immersi in un trionfo liberty firmato Gregorietti. Si visita per la prima volta la Torre di guardia di Santa Maria del Popolo, dove è esposta la “campana del demone” che, racconta la leggenda, scacciava tempeste e spiriti maligni. Tra le esperienze da non perdere questo weekend: visitare le grotte più antiche della città, la casa natale dello scrittore Nino Savarese; salire sulla torre campanaria del SS. Crocifisso a Pergusa o andare alla ricerca dell’antica neviera nei pressi.
E per chi cerca un’esperienza serale, ecco sabato le percussioni ancestrali di Davide Campisi nel chiostro dell’ex convento dei Cappuccini; oppure domenica il jazz al tramonto a Villa Zagaria (dove si visitano le collezioni olivicole e si assaggia l’olio sul pane prodotto da grani locali, magari in abbinamento inedito con le bollicine).
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