Agrigento, al via la rinascita della spiaggia di Eracea Minoa

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spiaggia eraclea minoa
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PALERMO Prenderanno il via entro il mese di gennaio, e dureranno otto mesi, i lavori di ripascimento e di difesa della spiaggia di Eraclea Minoa, nell’Agrigentino. Ne dà notizia il governatore siciliano Nello Musumeci. La Struttura commissariale, diretta da Maurizio Croce, ha definito le procedure di aggiudicazione della gara. Sarà la Thetis Costruzioni srl di Ferrara a eseguire le opere, in ragione di un ribasso del 26,2 per cento e per un importo di poco superiore ai due milioni e duecentomila euro. L’obiettivo è quello di porre un freno al fenomeno dell’erosione costiera che si registra sul litorale agrigentino e che ha causato una sensibile riduzione della linea di costa fino ad attaccare, nella scorsa stagione invernale, alcuni tratti della retrostante pineta e le attrezzature turistiche esistenti sul litorale. La spiaggia ha subito, nel tempo e per effetto delle mareggiate, un arretramento di circa quaranta metri, in particolare tra il 2000 e il 2001, in coincidenza con la scomparsa delle dune. Complessivamente, si sono persi oltre cento metri di spiaggia. Questa la situazione che l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico ha dovuto affrontare programmando, d’intesa con l’assessorato regionale dell’Ambiente, le necessarie contromisure. Da un punto di vista tecnico, l’intervento prevede la realizzazione di tre pennelli costituiti da massi ciclopici e il ripascimento della spiaggia. Il tratto che verrà recuperato, e che procede da Capo Bianco verso est per una lunghezza di circa due chilometri, comprende anche il boschetto che si trova a pochi metri dalla spiaggia. “Portiamo a termine in questo modo – commenta Musumeci – una complessa operazione, frutto di una sinergia e di una pianificazione lungimirante. Siamo impegnati nel contrasto al fenomeno dell’erosione costiera che nella spiaggia di Eraclea Minoa, riserva naturale tra le più suggestive dell’Isola, aveva assunto dimensioni preoccupanti”. Esprime la sua soddisfazione anche l’assessore al Territorio, Toto Cordaro. “Lo strumento del Paur, il provvedimento di autorizzazione unica regionale – sottolinea – si è rivelato in tutta la sua efficacia perche’ ha consentito di ridurre i tempi per il rilascio dei pareri tecnici, in una prospettiva di condivisione tra i vari organismi coinvolti”. 

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