Agira, verrà intitolata una via alla memoria del priore Beniamino Giudice 

priore Beniamino Giudice
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priore Beniamino GiudiceSu proposta del gruppo di minoranza in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale è stato richiesto all’amministrazione comunale di intitolare presso il quartiere dell’Abbazia una via o uno spazio alla memoria del priore sacerdote Beniamino Giudice. La proposta inserita all’ordine del giorno con un punto specifico è stata deliberata  all’unanimita’ da parte di tutti i consiglieri comunali.

Il priore, deceduto nel 1997 – ha dichiarato il capogruppo della minoranza Luigi Manno – , ha rappresentato per intere generazioni e famiglie un valido punto di riferimento, ha saputo conciliare impegno sacerdotale e azione sociale, una figura di straordinaria attualità che insieme ad altre figure impegnate nel sociale mi auguro possano essere sempre ricordate con affetto, stima e riconoscenza per tutto quello che hanno fatto per la nostra comunita‘”.

La proposta è stata accolta anche dal sindaco Maria Greco, la quale ha evidenziato le doti pastorali del priore Giudice. Anche il presidente del consiglio comunale Mario Giardina ha messo in risalto le molteplici attività promosse dal priore Beniamino Giudice e la sua valenza culturale. La richiesta di poter intitolare ad Agira una via al priore era stata anche proposta nel passato da due petizioni che hanno raccolto numerose adesioni.

Nato ad Agira il primo gennaio del 1917 studiò presso il seminario di Nicosia, ordinato sacerdote nel 1940, successivamente si trasferì a Milano fino al 1952 collaborando attivamente con Armida Barelli e padre Agostino Gemelli, coofondatori dell’ Università Cattolica di Milano, nell’ attività pastorale, apprezzato predicatore girò l’ Italia per tenere numerosi esercizi spirituali. Rientrato ad Agira fu nominato priore parroco della Chiesa dell’Abbazia fino al 1992. Durante la sua lunga attività sacerdotale rilanciò l’Azione Cattolica, ampliò i locali parrocchiali, fu docente presso il locale Istituto Magistrale, allacciò numerosi rapporti con i paese che venerano San Filippo di Agira come protettore. Appassionato di comunicazioni sociali creò Radio Abbazia confluita successivamente nell’odierna radio Onda Libera. Durante gli ultimi anni di vita fu rettore della Chiesa della Madonna delle Grazie e prestò la propria attività di volontariato presso l’Oasi Maria SS. di Troina. Mori il 29 luglio del 1997 dopo un viaggio in Costa D’Avorio.

 

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