“Dopo che l’Assemblea regionale ha approvato l’art 46 del DDL n 962/A in materia di lavoratori Asu, adesso diventa importante conoscere come il nostro Comune vuole affrontare la questione dei 28 lavoratori Asu in servizio presso l’Ente ormai da oltre 20 anni. Dalla lettura della recente Delibera di Giunta comunale del 20 marzo 2021 n. 33 con la quale è stata approvato il piano triennale del fabbisogno di personale 2021-2023 e della rideterminazione della dotazione organica del Comune, nulla viene trascritto per la stabilizzazione dei 28 lavoratori Asu in servizio. Adesso, chiediamo all’ammministrazione alla luce delle nuove norme appena approvate dal Parlamento siciliano di rideterminare la dotazione organica e la programmazione delle assunzioni inglobando nelle previsioni assunzionali per il triennio 2021-2023 anche i 28 lavoratori Asu, per il momento non utilizzati dall’Ente. Il non utilizzo dei lavoratori ha di fatto sospeso l’erogazione dell’assegno della Regione e di conseguenza la possibilità di avere un reddito. Noi come sempre faremo la nostra parte a difesa dei lavoratori“. Lo rende noto il capogruppo della minoranza Luigi Manno.
Nell’ esprimere soddisfazione per il recente articolo 46 approvato dall’ARS sulla stabilizzazione degli ASU interviene Salvatore Sauro nella qualità di segretario provinciale della Fiadel-CSA aderente Cisal specificando alcuni aspetti della nuova legge a sostegno del lavoratori i quali non devono subire nessuna penalizzazione.
Sauro precisa che: “Il comma 6 Per le assunzioni di cui al presente articolo a decorre dalla data di assunzione, è riconosciuto su base annua un contributo per ciascun soggetto stabilizzato, parametrato all’importo dell’assegno di utilizzazione ASU corrisposta alla data di assunzione, maggiorato per tenere conto del maggior costo sostenuto per l’assunzione a tempo indeterminato con contratto a tempo parziale entro il limite dell’autorizzazione di spesa prevista dal presente comma sette.”
Tradotto significa che agli Enti utilizzatori usufruiranno della quota del contributo pari all’assegno di utilizzo di 595 euro per ogni unita’ di lavoratore ASU stabilizzato a ciò si aggiunge una quota per gli oneri derivanti dalla contrattualizzazione (gli oneri previdenziali ecc.). Ne consegue che nessun lavoratore ASU percepirà un centesimo in meno di ciò che attualmente percepisce. Al contrario potrà’ solo aumentare il proprio reddito ad esempio: gli Enti utilizzatori possono anche contrattualizzare fino a 36 ore settimanali integrando il contributo con fondi propri. Con il contratto a tempo indeterminato gli ASU avranno i contributi previdenziali, il salario accessorio e beneficeranno di tutti quegli istituti contrattuali fino ad oggi negati.
I lavoratori ASU possono essere assunti in deroga alle normative che limitano le assunzioni: dotazione organica e piano del fabbisogno triennale. Sauro auspica che gli enti possano in tempi brevi accelerare l’iter amministrativo di stabilizzazione dei precari.
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