Era chiamato “arca santa” (Aron) l’armadio in cui veniva conservata la Torah, cioè i rotoli della Sacra Scrittura. Quello custodito nella chiesa del Ss. Salvatore di Agira, in uno dei quartieri più antichi, sotto il monte del Castello, costituisce una grande rarità, perchè anzichè in legno è stato realizzato in pietra aragonese. Sembrerebbe essere il più antico in Europa, unico in tutta la Sicilia.
Realizzato in stile gotico-catalano, con lo stemma della casa di Aragona, risale al 1454 ed è testimone di una pagina di storia poco conosciuta sull’ultimo secolo di permanenza degli ebrei in Sicilia. Precedentemente conservato nell’oratorio della chiesa, un’antica sinagoga, l’Aron è stato spostato nel 1987 per preservarlo, quando è crollato in parte il tetto dello stesso oratorio. Allora venne trasferito presso la navata centrale della Chiesa.
E’ almeno da un Convegno Internazionale sull’Aron del 2002 che si parla di ricostruire la sinagoga inserendola poi insieme all’aron nel “percorso della memoria ebraica in Sicilia”, uno specifico circuito turistico dell’Ucei, un ente senza scopi di lucro che rappresenta le 21 Comunità ebraiche in Italia.
Finalmente, oggi si parla di un finanziamento di 785 mila euro destinato al recupero e alla valorizzazione del prezioso tesoro.
L’Assessorato Regionale Infrastrutture ha, infatti, comunicato che il progetto presentato nel 2017, predisposto dall’architetto Alfio Musumeci, su incarito del parroco Roberto Zito, è rientrato nella nuova riprogrammazione dei fondi.
La giunta comunale ha, dunque, approvato il progetto esecutivo che dovrà essere trasmesso all’assessorato al fine dell’emanazione del decreto e dell’erogazione dei fondi.
Grande soddisfazione del sindaco Maria Greco, che sul proprio profilo facebook ha postato “Continuiamo a lavorare, sempre con i fatti!”
Maria Teresa La Via, giornalista nata a Nicosia, attuale direttore di TeleNicosia