Seduta del consiglio comunale di Agira animata quella che ha visto l’approvazione del bilancio consuntivo 2019. Ad accendere la miccia è stato il duro intervento in aula del consigliere di minoranza Cristina Valenti., molto critico sotto diversi aspetti della gestione amministrativa del Comune di Agira, toccando diverse vicende.
“Siamo a conclusione del mandato consiliare, ma non posso non esprimere delle considerazioni che si ripercuotono negativamente a mio parere sui dati contabili e amministrativi pregiudicando il buon andamento dell’azione amministrativa. – afferma nel suo discorso il consigliere Cristina Valenti –
Un’azione che dovrebbe essere improntata a mio avviso a principi di economicità ed efficienza, ma anche di assoluta trasparenza. E sulla trasparenza purtroppo devo constatare l’assoluta mancanza di collaborazione da parte degli uffici e dello stesso segretario comunale. La sottoscritta ha dovuto richiedere l’intervento del Prefetto per avere informazioni legittime circa l’operato e la gestione del denaro pubblico. – continua nella sua esposizione l’esponente di minoranza –
I fatti a cui mi riferisco, sono relativi alle informazioni chieste dalla sottoscritta al dirigente del settore amministrativo, circa l’ammontare della somma spesa annualmente da questo comune, quindi anche nel 2019 per la gestione del contenzioso. Domanda rimasta sempre senza una risposta mirata e chiara, ma accompagnata da atti non richiesti e mancanza di rispetto verso il ruolo che la sottoscritta ricopre. Il compito del consigliere di minoranza è quello di vigilare sull’operato di chi amministra la cosa pubblica. Come posso espletare questa funzione in mancanza di riposte, documenti, dati chiari ed oggettivi?
Leggendo il prospetto del fondo contenzioso al 31/12/2019 salta subito all’occhio come per molti procedimenti manchi la percentuale del rischio di soccombenza. Perché? Forse i professionisti incaricati da questo Ente, non hanno comunicato lo stato dei procedimenti giudiziari in corso? Forse i consiglieri hanno il diritto di conoscere lo stato dei procedimenti in corso? In definitiva quanti soldi ha speso questa amministrazione da quando si è insediata ad oggi per far fronte al contenzioso? Quante cause ha vinto? Quante volte è stata soccombente? Interrogativi che ad oggi non trovano una risposta per mancanza di trasparenza.
Sul versante lavori pubblici, esprimo preoccupazione, non nascondendolo, alla luce di recenti fatti di cronaca come nel caso del comune di Santa Caterina Villarmosa, come l’attività politica di ognuno debba vigilare su ogni fatto o comportamento che possa evidenziare distorsioni della politica, ma soprattutto dell’azione amministrativa volta a salvaguardare gli elementari principi della legalità e della sana amministrazione della cosa pubblica.
Mi assumo, alla luce di quello che a breve dichiarerò la responsabilità politica dell’esigenza che occorre tenere alto il controllo dell’azione amministrativa, adottando tutti gli atti e i processi burocratici volti a tenere lontano dalla casa comunale, comportamenti criticabili.
Non sfugge a nessuno nell’esecuzione dei lavori pubblici il ricorso a lavori pubblici realizzati in modo frammentato. Il tema della “suddivisione artificiosa” degli appalti appare tra quelli di più difficile interpretazione e applicazione. Un sistema molto strano che nell’ambito degli affidamenti sotto soglia degli incarichi ha sicuramente determinato una rotazione delle ditte coinvolte alcune delle quali hanno realizzato interventi con importi “cospicui”. Non sfugge nemmeno ad un occhio meno attento come alcune ditte abbiano rapporti di parentela, con rappresentanti di questa amministrazione. – E sulla gestione dei rifiuti rincara la dose –
Nella gestione finanziaria dell’Ente signor sindaco e consiglieri comunali ognuno per le proprie responsabilità, non sfugge a nessuno delle continue proroghe per l’affidamento del servizio di spazzamento e raccolta e i mancati proventi per l’Ente della raccolta differenziata.
A chi sono andati i proventi della filiera dei rifiuti? Signor sindaco come mai ha consentito per quasi 5 anni proroghe e affidamenti continui?
La proroga, nella sua accezione tecnica, ha carattere di temporaneità e di strumento atto esclusivamente ad assicurare il passaggio da un regime contrattuale ad un altro.
Non mi soffermo su altri aspetti tecnici e amministrativi che hanno contraddistinto il settore del servizio rifiuti ad Agira, e mi auguro che in futuro non vi siano contenziosi. – Ed infine Cristina Valenti conclude il suo intervento annunciando il ricorso all’Anac –
Sulla vicenda rifiuti comunico comunque che ho personalmente interessato l’Anac e presto anche la commissione regionale Antimafia.
Evidenzio che l’approvazione del rendiconto crea una responsabilità diffusa che coinvolge l’intero consiglio. Se un domani dovessero accertare responsabilità, nessuno potrà dichiararsi lontano o estraneo da tutto ciò che stasera ho dichiarato”.
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