Per la quarta volta dal 2019 il Movimento per la Difesa dei Territori “protocolla” delle proposte concrete per combattere l’abbandono dei rifiuti sul territorio nicosiano. Per l’ennesima volta l’associazione presieduta dall’ingegnere Fabio Bruno, che opera sul territorio ormai da oltre 8 anni, propone a diversi organismi ed istituzioni territoriali alcune soluzioni, mai prese in considerazione. oggi alza la posta ed aggiunge altre proposte sperando che qualcuno ascolti e applichi le leggi.
Il Movimento per la Difesa dei Territori ha scritto al prefetto di Enna, sindaco, dirigente della Polizia Municipale, al comandante della Compagnia Carabinieri di Nicosia, al dirigente del Commissariato P.S. di Nicosia e al comandante del Corpo Forestale Distaccamento di Nicosia, indicando in particolare al Comune di Nicosia diversi punti che riguardano tra gli altri l’incremento dei cestini porta rifiuti e posaceneri nel centro urbano. L’adozione di un protocollo di controllo tra Comune e Forze dell’Ordine. La richiesta di attuazione degli articoli 6 (abbandono rifiuti), 37 (mercati) e 52 (sanzioni) del regolamento di gestione dei rifiuti urbani (d.s. 17/2016). L’attivazione di un sistema di video sorveglianza. L’adesione alla rete di Comuni Plastic Free e l’adesione alla rete dei Comuni Rifiuti zero (Zero Waste Italy).
Scrive il presidente del MdT, Fabio Bruno: “Facendo seguito alle precedenti istanze già inviate al protocollo degli stessi destinatari in indirizzo nelle date 23 settembre e 4 novembre 2019, e con l’intenzione di dar seguito e significato alla giornata ecologica “RipuliAMO Nicosia”, tenutasi a Nicosia il 26 settembre 2021, in occasione della giornata nazionale di pulizia indetta da PlasticFree Italia, vogliamo fornire alle Signorie Vostre delle proposte per rendere durature le azioni come questa, che costano ai partecipanti fatica e soprattutto preziosissimo tempo libero.
Come MDT abbiamo avuto il piacer di partecipare, assieme a tanti altri cittadini di buona volontà, a questa giornata ecologica, contribuendo alla raccolta di rifiuti abbandonati alle pendici di piazza Santa Maria di Gesù, storico luogo di incontro e socializzazione di generazioni di giovani e adulti di Nicosia e del circondario.
Il 26 settembre (con circa trenta partecipanti), abbiamo dedicato la mattina di domenica a questa attività a difesa dell’ambiente e per il bene dell’intera comunità (e non perché non avessimo nulla di meglio da fare), accumulando in poco più di 4 ore di alacre lavoro ben ottanta sacchi da 100 litri di rifiuti differenziati (tutti documentati): vale a dire decenni di rifiuti abbandonati da gente che non ha rispetto per l’ambiente, per la nostra città e per il prossimo, pochi maleducati che non rendono giustizia e non rappresentano la stragrande maggioranza dei cittadini che diligentemente e quotidianamente si impegna nella raccolta differenziata e sicuramente non inquina con rifiuti la nostra bella città.
Abbiamo comunque notato che il numero di cestini per i rifiuti installati in questa piazza non è sufficiente (o perlomeno non è commisurato al carico di un tipico sabato sera), perché molti di questi erano stracolmi nella mattina di domenica.
Inoltre nella nostra città, come noto e incontestato, anche perché documentato a più riprese dalla stampa e dai social, sono ormai ripetuti e (tristemente) costanti i casi di abbandono di rifiuti con creazione di discariche abusive urbane (ad esempio: in vicolo Pisciarotta, nei pressi della chiesa del SS. Salvatore – vd. foto n.1 allegata) ed extra-urbane (ad esempio: in c.da Oliveri, da subito dopo la galleria fino al ponte – vd. foto n.2 e 3 allegate). Anzi, in molti casi spesso vengono utilizzate le pertinenze stradali per abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto. Per cui è necessario intervenire contro tale fenomeno, considerato che non sono per nulla evidenti segni di miglioramento della situazione.
La creazione di “discariche” si verifica anche per il mancato rispetto di precise norme: il caso del mercato settimanale è esemplare della violazione dell’art. 37, comma 2 del regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti, sopra citato: i commercianti hanno l’obbligo del conferimento “separato in contenitori o sacchi”, ma molti (non certo tutti) lasciano i rifiuti alla rinfusa, che poi il vento provvede a conferire a bordo strada.
Vogliamo quindi in particolare ricordare il quadro normativo e regolamentare di intervento:
- Gli artt. 192 e 198 del D.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 attribuiscono ai Comuni le competenze in materia di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati nonché, l’art. 255, un compiuto sistema sanzionatorio contro l’abbandono dei rifiuti con multe da 300 a 3.000 euro;
2.l’art. 3 comma 6 della L. 2009 nr. 94 (disposizioni in materia di sicurezza pubblica) prevede la sanzione minima di euro 500 per chi in violazione delle ordinanze comunali “insozzi” le pubbliche vie;
- il recente Regolamento sulla gestione rifiuti del Comune di Nicosia è fonte di precise prescrizioni e, soprattutto, per quanto riguarda le tanto temute (sotto il profilo del consenso politico) sanzioni, ha recepito (all’art. 52) il sistema sanzionatorio nazionale: insomma se si vuole si può.
E Alcune prassi virtuose di legalità:
- In alcuni comuni vi è stata la prassi virtuosa di stilare i c.d. protocolli di intesa, tra i quali merita di essere citato quello del 17.10.2012 (“Attività di prevenzione e vigilanza finalizzate ad evitare fenomeni di abbandono dei rifiuti, nonché ad impedire l’illegale smaltimento degli stessi attraverso roghi in luoghi pubblici e privati”) tra la Prefettura di Napoli e gli enti ivi indicati;
- così anche le amministrazioni comunali, in collaborazione con le forze dell’ordine hanno provveduto ad installare (e rendere attive) le telecamere nelle aree più a rischio, costantemente esposte al fenomeno dell’abbandono, in modo da realizzare un costante monitoraggio e individuazione di eventuali responsabili, col c.d. sistema “Spazzavelox” (sistema che agevola molto il compito degli agenti di polizia municipale, in aggiunta agli ordinari metodi di accertamento)”.
Sergio Leonardi è un giornalista nato a Messina. Laureato nel 1992 in Economia e Commercio. Con la passione per la statistica, informatica, storia, sport e politica. Tra i fondatori di telenicosia.it