A Troina scontro in consiglio comunale tra maggioranza ed opposizione per l’aumento dell’addizionale comunale Irpef

cc troina 29032019
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Venerdì 29 marzo è saltata la seduta del consiglio comunale di Troina a causa della mancanza del numero legale. I consiglieri di minoranza del gruppo “Troina in Movimento” hanno abbandonato l’aula per protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale di aumentare per il 2019 dello 0.8 % l’addizionale comunale Irpef che avrebbe generato introiti per 500 mila euro.

Protesta il gruppo di minoranza contro l’aumento di questa imposta che colpisce il reddito dei contribuenti in base alla propria capacità economica. “Questa amministrazione, dopo 6 anni di sperpero delle finanze pubbliche e dopo aver speso 5 anni di fondi Royalties e, dopo essersi beffeggiata della disamina puntuale e coerente del bilancio consuntivo che questa minoranza ha discusso in questo consesso, ha deciso di puntare alto senza badare alla vergogna; e stavolta punta alto per colpire basso. Per colpire esattamente le tasche dei cittadini. Mai come in questo caso proviamo imbarazzo per una scelta politica di disarmante lontananza dalla propria collettività. In un periodo di grave crisi economica, dove le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, dove la popolazione anziana aumenta e i più giovani fanno pochi figli perché terrorizzati dal non potergli garantire l’assistenza minima l’amministrazione Venezia cosa fa ? Entra nelle tasche dei cittadini e a quanto pare entra soprattutto nelle tasche dei dipendenti e dei pensionati”.

Il sindaco Fabio Venezia giustifica il provvedimento con il taglio dei trasferimenti da parte sia dello Stato che della Regione Siciliana che negli ultimi anni ammontano a circa il 70 %. Nonostante tutto il Comune ha saputo mantenere i servizi, mantenendo al minimo l’Imu e non introducendo la Tasi e quest’anno ci sarà anche una diminuzione della Tari. In termini pratici, per il primo cittadino, questo aumento colpirà solo le fasce alte di reddito e garantirà tutti i servizi essenziali, come la mensa, il trasporto alunni e l’assistenza domiciliare che a quanto pare, secondo l’opinione dell’amministrazione comunale e della maggioranza consiliare, il gruppo di minoranza senza queste entrate vorrebbe tagliare.

 

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