Tutto parte dal Mito e tutto torna al Mito. Attinge alle radici più profonde dell’identità di Enna e degli ennesi il nuovo progetto “Le Demetriadi Fest – Le Dee – le Madri – la Terra”, presentato nel corso del festival Le Vie dei Tesori dalla Compagnia dell’Arpa e dagli assessori comunali Giuseppe La Porta e Walter Cardaci.
Il debutto ennese dello spettacolo “Eurydice”, il nuovo testo di Elisa Di Dio e Filippa Ilardo, portato in scena domenica 17 settembre nel piazzale del Museo del Mito da Elisa Di Dio, Davide Campisi e Adriana Lunardo, per la regia di Filippa Ilardo, è stato di fatto il “primo seme” di un nuovo coraggioso progetto che si prepara germogliare a Enna, attingendo a piene mani al Mito di Demetra e Kore.
A presenziare alla serata, alla quale il pubblico ha risposto numeroso superando le aspettative degli organizzatori, il referente del festival Le Vie dei Tesori Antonio Messina, il vicesindaco Ornella Romano e gli assessori comunali Walter Cardaci, Francesco Di Venti e Giuseppe La Porta.
Il progetto Demetriadi, ideato dalla Compagnia dell’Arpa, era stato proposto nei mesi scorsi all’assessorato alla cultura del comune di Enna. Accolto con entusiasmo prima dall’assessore Rosalinda Campanile e successivamente dall’attuale assessore Giuseppe La Porta, punta alla riscoperta del Mito come tematica teatrale, artistica, socio-culturale, letteraria e spirituale che attinge al ciclo delle stagioni, il tema del grano, i riti della fertilità, la dimensione religiosa che da sempre caratterizza il linguaggio e i gesti del popolo ennese.
“La mia amministrazione ha, da tempo, individuato la strada della valorizzazione delle nostre radici culturali – dichiara il sindaco Maurizio Dipietro – come una delle chiavi di volta nel percorso di crescita della nostra realtà territoriale, soprattutto in termini di offerta turistica e culturale”.
“L’obiettivo è coinvolgere la città in maniera integrale – spiega l’assessore La Porta, con delega alle attività culturali e all’istruzione – partendo dai luoghi del Mito, pietre, strade, paesaggi che raccontano storie antiche e che devono tornare a essere scenario di drammi, danze, canti e musica. Mi riferisco, per esempio, alla Rocca di Cerere, alla Via Sacra, all’area di Cozzo Matrice. E si deve necessariamente partire dalle scuole e dai nostri ragazzi – aggiunge – alla riscoperta di un’identità che parte da quel Cori Cori ripetuto dalle nostre nonne e mamme ai loro figli e nipoti”.
“Un progetto di grande valore culturale e sociale – sottolinea Cardaci, assessore ai beni monumentali, al turismo e allo spettacolo – che richiede l’impegno non solo dell’intera amministrazione, ma anche del nostro valido Ufficio eventi. Noi puntiamo tutto sui talenti degli artisti locali, perché nessuno si senta escluso e affinché si faccia rete mettendo da parte rivalità e diffidenze”.
“Un primo seme è stato piantato su questa terra di Demetra – annunciano all’unisono le drammaturghe Elisa Dio Dio e Filippa Ilardo – noi lo abbiamo fatto con un dittico di spettacoli, Persefone ed Eurydice, che attingono di fatto al mondo dell’ombra e al ciclo morte-vita. Vogliamo continuare approfondendo i misteri eleusini, mettendo a disposizione della comunità ennese tutta la nostra professionalità e la nostra tradizione teatrale. E vogliamo farlo con i giovani, gli uomini e le donne di questa terra”.
IL PROGETTO
Demetriadi Fest – Le Dee – le Madri – la Terra si propone come appuntamento annuale che coinvolge l’intera città di Enna.
Coinvolge le scuole, nel corso dell’anno scolastico, con laboratori teatrali per bambini e ragazzi e con riflessioni attive e drammatizzate sul Mito. Coinvolge gruppi di appassionati di tutte le età, con laboratori territoriali permanenti che sfociano in spettacoli. E accanto alle performance, c’è spazio per convegni, seminari e residenze artistiche, con collaborazioni di esponenti di prestigiose realtà teatrali regionali e nazionali, referenti del mondo accademico e associazioni.
L’obiettivo di fondo è quello di rafforzare l’identità della comunità ennese e di attingere alle radici del Mito e delle ritualità legati a Demetra e Kore, realizzando non singoli eventi, ma un continuum di appuntamenti.
Il programma e le date, ancora in divenire, prevedono un ciclo continuo di laboratori e incontri culturali e artistici preparativi (in autunno e in inverno) e performace aperte al pubblico (in primavera ed estate).
Palcoscenico delle Demetriadi è l’intera città, tempio vivente del Mito. I riflettori saranno puntati maggiormente sui luoghi-simbolo meno esplorati dal pubblico, come la Rocca di Cerere, la Via Sacra, il lago di Pergusa e l’area di Cozzo Matrice.
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