A Cerami con devozione e tradizione, torna la festa della Madonna del Carmine

Cerami Madonna Carmine
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Quest’oggi, con un rinnovato amore mistico, con ancora più fede il popolo ceramese esprime l’attaccamento e la devozione verso la Madonna del Carmelo.

La pratica religiosa e di festa, orami usanza secolare, contribuisce a far incontrare l’intera collettività, rafforzando nelle preghiere, nelle invocazioni i vincoli relazionali intrisi di gioie, sofferenze, consolazioni, desideri, che trovano affidamento e conforto nelle mani della Vergine, nel suo essere Madre di Dio, Regina dei Santi, Madre di Cristo, Madre di tutti.

Con l’entusiasmo e la partecipazione trepidante si avvertono stamani i fervori della festa, scanditi da canti, suoni di banda, sventolio di bandiere, rullo di tamburi, scoppio di botti e mortaretti.

Un lungo e articolato corteo composto dalle confraternite, dal clero, dalle associazioni, dalle autorità civili e militari, accompagna per le vie cittadine la splendida statua della Madonna con accanto il simulacro di S. Simone Stock.

Il rito processionale si svolge in due fasi. In mattinata il corteo si dirige e attraversa la parte alta (centro storico) dell’abitato per poi far sosta nell’Abazia San Benedetto in Maria SS. Della Lavina. Nel tardo pomeriggio, la cerimonia liturgica riprende, percorrendo, in continuazione del fragore di festa, la parte bassa e pianeggiate delle strade cittadine.

Nella piazza principale, con il tradizionale canto dell’Ave Maria e il fragore dei fuochi d’artificio viene salutato il rientro della Madonna nella sua omonima chiesa del Carmine, una costruzione (presumibilmente ricavata da un antico sito di culto pagano) risalente intorno al 1530.

Un tempo alla chiesa era annesso un convento sulle cui tracce è sorto l’attuale complesso delle scuole elementari. La struttura esterna è contrassegnata da un portale di magnifico cesello barocco, ornato d’effigi e intagli, in gran parte rovinati dall’azione erosiva degli agenti atmosferici, delle piogge, da cui la friabilità della pietra arenaria non ha potuto ripararsi.

Dei medaglioni raffiguranti i quattro evangelisti ne rimangono visibili soltanto due. L’interno è ad una navata, impreziosita da stucchi dorati, fregi e putti, con l’altare maggiore, in marmi policromi, sovrastato dalle belle statue della Madonna del Carmelo e di S. Simone Stok, di autore ignoto. Fra le più preziose memorie storiche, spicca l’artistico Crocifisso ligneo di fra’ Umile da Petralia.

A chiusura degli eventi di spettacolo inseriti nel cartellone dei festeggiamenti mariani, organizzati dalla “Confraternita del Carmine”, guidata dal Superiore, Attilio Casabona, è atteso, in serata, l’intrattenimento musicale degli “Studio 3” in concerto.

Carmelo Loibiso


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