I carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina, unitamente al Nucleo Ispettorato del Lavoro, nel corso di periodici controlli alle attività economiche presenti sul territorio al fine di verificare il rispetto delle normative vigenti in materia, hanno ispezionato alcuni vivai presenti in particolare alle porte di Barrafranca. Nell’accedere in uno di questi vivai, all’interno di alcuni capannoni originariamente utilizzati per la produzione di piante e ortaggi, i militari hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale ed oltre 100 chilogrammi di sostanza stupefacente di tipo Marjuana.
Nello specifico, i militari trovavano occultate numerose armi e in particolare cinque pistole, un fucile doppietta e due carabine con matricole abrase o non censite, con relativo munizionamento, il tutto nascosto in vari posti all’interno di un deposito e all’interno di un’attigua abitazione.
Il rinvenimento più considerevole è stato tuttavia quello della droga poiché consistente in più di cento chilogrammi: parte di questa sostanza era ancora in fase di coltivazione (sono state infatti ritrovate oltre 400 piante all’interno di una serra in stato vegetativo prossimo alla raccolta), mentre la restante parte era già raccolta ed in parte lavorata poiché già confezionata sotto vuoto e nascosta all’interno di fusti in plastica. A tutto ciò si aggiunge anche il rinvenimento di numeroso materiale necessario per poter procedere alla produzione, alla essiccazione e al confezionamento della sostanza stupefacente. Dunque un vero e proprio laboratorio di produzione che si articolava nelle varie fasi che vanno dalla coltivazione, alla raccolta e fino alla lavorazione, attività posta in essere sotto la copertura dell’attività florovivaistica e quindi sotto la parvenza della legalità.
Sul posto, al momento del controllo da parte dei militari, era presente un uomo di Barrafranca il quale, in ragione di ciò che veniva rinvenuto all’interno dei capannoni è stato tratto in arresto in flagranza di reato per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, nonché per ricettazione e detenzione illecita di armi. Immediatamente veniva informata la procura della Repubblica di Enna che disponeva il sequestro di tutta la droga e delle armi trovate, che saranno analizzate per stabilirne la provenienza. L’arrestato, al termine delle operazioni di rito, è stato tradotto in carcere su disposizione della procura ennese.
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