La riapertura degli ex uffici giudiziari di Mistretta (nel Messinese), Modica (in provincia di Ragusa) e Nicosia (nell’Ennese) è stata al centro dell’incontro, durato quasi un’ora, che il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha avuto a Roma con il ministro della Giustizia Marta Cartabia. L’obiettivo del governo regionale è quello di arrivare alla piena attuazione del decreto legislativo 155 del 2012 che, nel sancire la soppressione in Sicilia di tribunali e Procure della Repubblica nei tre centri, consente in via sperimentale l’utilizzo degli stessi immobili per l’esercizio di funzioni giudiziarie. La normativa prevede che le relative spese (come manutenzione e retribuzione del personale) siano poste a carico della Regione, la quale, peraltro, con la Finanziaria del 2018 ha già proceduto a stanziare 150 mila euro l’anno.
Presenti all’incontro anche il capo dipartimento dell’Amministrazione giudiziaria del ministero Barbara Fabbrini, il capo di gabinetto del ministro Raffaele Piccirillo e il capo di gabinetto vicario della presidenza della Regione Eugenio Ceglia.
Musumeci ha illustrato al ministro le ragioni per le quali i territori dei tribunali soppressi trarrebbero giovamento dall’apertura degli uffici, ragioni sostenute dalle comunità locali e dagli Ordini forensi, oltre che dal Parlamento siciliano. Da parte sua Cartabia non ha escluso approfondimenti sulla possibilità di aprire altri uffici di prossimità – nell’ambito della programmazione già avviata con la Regione con fondi anche europei – avvalendosi di alcuni edifici non più utilizzati.
Fra il ministro Cartabia ed il presidente Musumeci si è infine concordato un approfondimento del tema in tempi rapidi, da affidare ai rispettivi uffici di gabinetto.
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