Sabato 19 e domenica 20 giugno la Prefettura di Enna sarà aperta eccezionalmente per mostrare i capolavori provenienti dal Monastero delle Carmelitane Scalze di San Marco del Fondo Edifici di Culto. L’evento si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto di sviluppo a supporto delle grandi potenzialità del territorio – in termini di beni culturali e risorse naturalistiche – che costituiscono indiscutibile risorsa per creare un futuro sostenibile, ancor più dopo la pandemia.
Gli importanti insediamenti archeologici, di pregio internazionale, quali Morgantina e il suo Museo di Aidone che ospita la statua della Dea Venere, la Villa Romana del Casale e i tanti siti di straordinaria bellezza, impongono una riflessione sulla cura e l’attenzione che meritano il settore turistico e della tutela dei beni culturali.
Il tema del recupero e della valorizzazione del patrimonio culturale ha assunto ancor più evidenza dopo la sottoscrizione del recente Protocollo di Intesa stipulato tra il Ministero dell’Interno e la Regione Siciliana sulle Iniziative per favorire la conservazione e il restauro delle chiese presenti in Sicilia di proprietà del Fondo edifici di culto, che si concilia perfettamente con le attività svolte e le iniziative avviate durante questi mesi dalla Prefettura di Enna in stretta sinergia con la locale Soprintendenza BB.CC.AA. diretta dall’arch. Nicola Francesco Neri.
“In questa prospettiva”, sottolinea il Prefetto di Enna Matilde Pirrera, “ho voluto imprimere una spinta nella direzione della ripresa di ogni espressione di arte e bellezza per poter rilanciare il settore turistico-archeologico-museale mediante, tra l’altro, l’azione di valorizzazione e promozione dei beni del Fondo Edifici di Culto, avviata da tempo con l’obiettivo di un loro inserimento in un virtuoso circuito culturale”.
I beni, temporaneamente custoditi presso il Palazzo del Governo di Enna, nelle more della concreta definizione di un primo spazio espositivo individuato dal Comune di Enna nel monumentale Palazzo Chiaramonte, potranno essere adeguatamente valorizzati e fruiti divenendo patrimonio della Città.
Il ricco patrimonio è costituito da una cospicua ed eterogenea raccolta di testimonianze d’arte e di fede, un considerevole repertorio di oggetti diversi per tipologia, materiale ed epoca di appartenenza, legati alla storia e alla spiritualità dell’Ordine carmelitano e alla comunità ennese. In particolare, il catalogo inventariale dei beni mobili provenienti dall’antico monastero –http://www.prefettura.it/FILES/allegatinews/1181/catalogobenisanmarco_definitivo_17052021.pdf conta moltissimi beni, tra dipinti e stampe, cornici e sculture in legno, statue in gesso e terracotta, in ceroplastica e in cartapesta, rare composizioni polimateriche, argenti e suppellettili sacri, pregiati paramenti liturgici e paliotti d’altare dai raffinati ricami in oro ed argento, reliquie e alcuni antichi messali (risalenti ai secc. XVIII-XIX), manufatti di varia cronologia molti dei quali di interessante artigianato artistico ed ancora arredi ecclesiastici quali poltrone, sgabelli, inginocchiatoi, stalli lignei, leggii.
In ragione del grande interesse suscitato e nel solco della strada indicata, Nietta Bruno, capo-Delegazione provinciale FAI (Fondo Ambiente Italia) di Enna, su invito e di concerto con il Prefetto di Enna, ha organizzato nei giorni 19 e 20 giugno p.v. un evento di rilevanza nazionale al quale parteciperanno Giuseppe Taibi, Presidente regionale del FAI, i rappresentanti della Delegazione regionale FAI, i Capi- Delegazione, i Capi-gruppo e i capi-gruppo giovani provenienti da tutta la Sicilia. Due giornate straordinarie di visite guidate dedicate ai sopracitati beni mobili e immobili del FEC con il coinvolgimento sinergico, anche in questo caso, del Comune di Enna e della Soprintendenza. Introdurrà alle visite il Prof. Giuseppe Ingaglio, esperto di arte sacra dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali ed Ecclesiastici di Piazza Armerina.
Nella mattinata del 19 giugno, si procederà alla sottoscrizione della concessione in uso della Ex Chiesa di San Francesco di Aidone di proprietà dello stesso FEC, già utilizzata dalla Regione Siciliana come museo archeologico – per il tramite del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale.
Si tratta di un importante accordo che va a regolarizzare i rapporti fra lo stesso Fondo rappresentato dalla Prefettura e il predetto Parco e che contempla, quale elemento di rilievo, la disponibilità dell’Ente a realizzare attività culturali finalizzate alla valorizzazione e promozione dei beni mobili e immobili del prezioso patrimonio appartenente al FEC, presente nel territorio della Provincia di Enna, i cui oneri organizzativi rientrano anche negli impegni che verranno assunti da parte del predetto Parco.
Inoltre si è pervenuti, anche sulla scorta del piano di programmazione del FEC per il triennio 2019-2021 e del recente Next Generation EU e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, alla definizione di un complessivo quadro degli interventi da realizzare negli edifici segnalati dalla Soprintendenza, con la predisposizione di schede tecniche estimative.
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