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VERONA (ITALPRESS) – Un punto a testa e decimo posto ancora da assegnare. Al ‘Bentegodì, nel posticipo della penultima giornata di campionato, il Verona sciupa per due volte una rete di vantaggio e viene raggiunto sul 2-2 dal Bologna. Con il solo obiettivo di giocarsi la parte sinistra della classifica, le due squadre si sfidano a viso aperto sin dalle prime battute. Bastano 2′ a Faraoni per trasformare in oro un tiro sporco di Gunter sugli sviluppi di un corner, il Bologna risponde ma Pandur per due volte dice di no con i piedi a Palacio e Sansone. Un pasticcio di Tomiyasu, invece, regala una punizione a due in area all’Hellas non sfruttata da Zaccagni, poi gli ospiti pareggiano il conto al 32′. Ancora una palla inattiva a far saltare il banco, De Silvestri non sbaglia sotto porta sull’assist di Soriano e fa 1-1. A riportare avanti il Verona, però, ci pensa Kalinic. L’attaccante ex Fiorentina e Milan è sfortunato al 40′ con l’incrocio dei pali colpito con una gran torsione di testa, ma al 53′ può finalmente esultare: tocco d’esterno sul cross di Lazovic per anticipare Tomiyasu e sorprendere Ravaglia sul primo palo ed è 2-1 gialloblù. Mihajlovic prova a restituire vivacità alla manovra felsinea con gli ingressi di Barrow e Orsolini, ma la zampata che evita la sconfitta è del veterano Palacio. All’82’, il ‘Trenzà si avventa sul cross di Skov Olsen sporcato da Dimarco e mantiene in vita i rossoblù (che nel finale vedono esordire in A anche l’attaccante classe 2004 Antonio Raimondo) per l’ultimo obiettivo stagionale. Servirà però un’impresa nell’ultima giornata di campionato per colmare il gap di tre punti: Bologna e Verona saranno infatti ‘arbitrì dell’infuocata rincorsa Champions e affronteranno, rispettivamente, Juventus e Napoli.
(ITALPRESS).
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