[ad_1]
NAPOLI – “La mia presenza qui è funzionale alla richiesta che fa la presidenza della Commissione antimafia di maggiore attenzione a questa singolare vicenda, sapendo che così avrei ottenuto maggior risalto per gli sviluppi processuali. Ho pensato che fosse giusto e opportuno essere qua”. Lo dice Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, che stamattina era al tribunale militare di Napoli in occasione del processo in cui è coinvolto Paolo Conigliaro. Il luogotenente dei carabinieri Conigliaro, ex comandante della stazione di Capaci che oggi lavora alla Dia di Palermo, è imputato per diffamazione per essere stato querelato da due suoi ex colleghi. Le querele, archiviate dalla Procura di Palermo, sono ritenute fondate dai giudici militari. Il carabiniere, nei mesi scorsi, è stato audito dalla commissione presieduta da Morra in merito al mancato scioglimento del comune di Capaci e la realizzazione di un centro commerciale a Capaci. “Da quanto emerge da notizie di stampa – prosegue il senatore del M5s – la vicenda che vede coinvolto Conigliaro rinvia al caso Montante, caso che, non so perché, non viene sufficientemente trattato dall’informazione italiana e su cui a mio avviso, al contrario, bisognerebbe tornare insistentemente perché quando si scopre che un ex direttore della Dia era coinvolto in questa trama la questione diventa scottante. Purtroppo non c’era solo un rappresentante della Dia, ma tanti personaggi che tuttora hanno ruoli importantissimi nelle istituzioni che – conclude Morra – dovrebbero garantire il rispetto delle nostre regole costituzionali”.
[ad_2]
Source link
Redazione TeleNicosia.it fondata nel luglio del 2013. La testata è iscritta al Tribunale di Nicosia al n° 2/2013.