In Italia la polemica sui teatri e cinema chiusi non cessa, dopo l’iniziativa “Teatri Illuminati”, che ha visto personalità dello spettacolo mobilitarsi per chiedere una riapertura. Perché – come ha dichiarato Moni Ovadia – “deve finire questa mentalità strapaesana, gretta e meschina nei confronti degli spettacoli dal vivo”. Sul web invece è un fiorire di iniziative culturali, l’ultima è una web serie dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid.
Un progetto che vede la collaborazione di artisti italiani e spagnoli, per realizzare sette video che, attraverso la collaborazione tra professionalità differenti, mostrano il potere catartico dell’arte e la sua vitale importanza. Il progetto #TeatroConfinado è stato realizzato con la compagnia Instabili Vaganti, il Teatro de La Abadía e Cross Border Project. La web serie è stata chiamata “SIE7E”.
Dal 25 febbraio è online il primo episodio, a seguire gli altri l’11 e 25 marzo; l’8 e 22 aprile; e infine il 6 e 20 maggio. Musica, letteratura, fotografia, architettura, saranno esplorate come ponte tra mondi diversi, lingue, religioni e culture lontane, unite dall’universale ricerca della bellezza.
La realizzazione di un tale progetto a distanza non è semplice, come ci racconta Sergio Fernandez, che cura la rubrica “Tecnologia e gadgets” del sito www.reviewbox.es: “Creare progetti video da remoto, senza che tutti gli attori coinvolti si trovino nello stesso luogo era quasi impensabile per tanti fino all’arrivo del covid. Ora gli utenti hanno imparato a ritrovarsi negli spazi virtuali e settare la loro tecnologia sulla base dei partecipanti al progetto: se si deve registrare un video uniforme utilizzando due telecamere diverse, è necessario che entrambe facciano filmati con la stessa risoluzione e qualità, altrimenti il successivo montaggio sarà compromesso”.
Durante il 2020 il mondo intero ha imparato ad utilizzare la tecnologia per connettersi e riproporre le attività rese impossibili dalle misure di lockdown. Il settore culturale è stato fra quelli che ne ha subito di più il peso e ha dovuto reinventarsi online, senza però ottenere il medesimo riscontro economico. Secondo il report di Creative Keys, nel 2020, l’80% delle persone si è formata online, riscoprendo il rapporto con la tecnologia, ma certi ambienti culturali sono percepiti ancora come avulsi dal web: infatti il 39% degli intervistati ha escluso categoricamente di voler seguire una stagione teatrale in streaming.
Se anche molte città italiane, come Bologna, hanno favorito la promozione di una cultura online, gli italiani vogliono ritornare a vedere gli spettacoli in loco. “SIE7E”, la web serie italo – spagnola, in realtà è un ulteriore sollecitazione per le persone a riscoprire il mondo della cultura, perché racconta attraverso gli esperti del settore, che cosa significhi essere artisti, e come si racconta la realtà contemporanea attraverso i propri strumenti di comunicazione.
I video su potranno guardare sul canale youtube: https://youtu.be/Z2X0RW1mHVo
Chissà che, questa riscoperta unione fra Spagna e Italia in ambito culturale, non faccia trovare insieme un modo per riaprire i luoghi della cultura in sicurezza e guardarsi oltre i video.
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