Dal 3 gennaio il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha dichiarato zona rossa il Comune di Capizzi, diventato un focolaio di infezioni da covid-19 a causa, a quanto pare, di una festa che si è tenuta il 20 dicembre 2020 a Nicosia, in un noto locale cittadino.
La vicenda ha avuto un enorme risalto non solo sui media locali, ma soprattutto sulla stampa e le tv nazionali, portando al centro dell’attenzione l’irresponsabilità dei protagonisti di questa festa.
Su questi fatti, secondo i partiti d’opposizione presenti in consiglio comunale, PD e Forza Italia, non si è sentita la voce e l’opinione dell’amministrazione comunale di Nicosia ed in particolare del sindaco Luigi Bonelli.
In queste ore i circoli di Nicosia del PD e di Forza Italia hanno diffuso un comunicato nel quale riprendono la vicenda ed assumono un atteggiamento critico nei confronti del sindaco Bonelli.
Il titolo fa presagire il contenuto: “Qui tacet…consentire videtur (chi tace…sembra acconsentire)”.
In effetti gli esponenti politici di PD e Forza Italia scrivono:
“I Circoli del Partito Democratico e di Forza Italia di Nicosia in merito alle informazioni, diffuse dalla stampa regionale e nazionale, relative a una festa di compleanno organizzata in un locale pubblico della cittadina di Nicosia, poco prima di Natale, esprimono forti preoccupazioni per l’accaduto.
In un momento di grave emergenza per il diffondersi dell’epidemia da Covid 19, è stata messa a serio rischio la sicurezza e l’incolumità pubblica delle comunità di un intero territorio, Capizzi e Nicosia, come evidenziato dall’esposto presentato dal CODACONS alle Procure della Repubblica di Messina e di Enna.
In questi giorni, in cui la limitrofa Capizzi è stata dichiarata zona rossa dal 3 al 13 gennaio con un provvedimento del Presidente della Regione, il Sindaco della cittadina, Leonardo Principato Trosso, ha lanciato l’allarme circa la condizione sanitaria che ha interessato la sua comunità. In un comunicato su fb, infatti, egli ha invitato tutti i cittadini a rivolgersi alle autorità sanitarie in presenza di sintomi sospetti per sottoporsi ai necessari accertamenti.
Quanto accaduto ha avuto un forte risalto sulla stampa regionale e nazionale, come già detto, e ha creato stupore anche nella comunità nicosiana, soprattutto per l’inquietante atteggiamento di silenzio assunto e mantenuto dal Sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli.
Egli non solo non è mai intervenuto su quanto accaduto, ma ancora più grave non ha informato i cittadini se alla festa erano presenti nicosiani, se questi sono stati sottoposti ai necessari accertamenti e se è stato effettuato l’indispensabile tracciamento di tutti i contatti stretti a rischio, proprio al fine di evitare il diffondersi dei contagi nella nostra città, che, altrimenti, senza il giusto intervento contenitivo, potrebbero raggiungere livelli preoccupanti come nei mesi scorsi.
Tutto ciò è successo nonostante il Sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, giorno 13 novembre 2020 avesse adottato un’ordinanza con la quale si prevedeva: 1) Divieto di assembramenti, 2) Uso corretto della mascherina, 3) Contingentamento ingresso mediante lettera nei grandi esercizi di alimentari, 4) Limitazione partecipazione alle cerimonie funebri, 5) Divieto di accesso di alcune strade, 6) Divieto di stazionamento ingiustificato soprattutto davanti ai bar e nonostante, nei primi giorni di dicembre, avesse convocato, presso il Comune, un Comitato sulla sicurezza con tutte le Forze dell’Ordine presenti a Nicosia, affinché si organizzassero i controlli necessari a impedire ai cittadini tutti quei comportamenti che potessero provocare il diffondersi dell’epidemia da Covid-19 nel nostro territorio.
I Circoli del Partito Democratico e di Forza Italia di Nicosia, pertanto, fanno appello sia al Sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, sia a tutte le Forze dell’Ordine e alle Istituzioni locali.
Al primo, in quanto Primo cittadino incaricato dalla comunità nicosiana della responsabilità di presidiare e tutelare, ponendo in essere tutte le azioni di cui è investito istituzionalmente, la sicurezza e la salubrità del singolo e di tutta la collettività, si chiede che si attivi solertemente nell’avvio di comunicazioni genuine, veritiere, tempestive e dettagliate di tutti i dati relativi all’andamento dei contagi nella nostra comunità, perché
“se si conosce una determinata realtà ci si può tutelare meglio”.
Ai secondi, viene rivolto l’accorato appello di continuare a svolgere, con la solerzia e l’efficienza che sempre li hanno contraddistinti, la preziosa attività di controllo per contrastare il diffondersi dell’epidemia da Covid-19 e per concorrere all’azione di tutela della salute e della sicurezza di tutti i cittadini”.
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