La Squadra Mobile e la sezione volanti della Questura di Enna hanno deferito all’autorità giudiziaria quattro ennesi, tra i 27 e i 41 anni, per detenzione illegale di armi e munizioni, possesso di stupefacenti, rissa e minacce gravi.
A seguito delle minacce di morte proferite da uno dei partecipanti alla rissa, che ha mostrato una pistola che teneva alla cinta dei pantaloni, gli Agenti hanno effettuato diverse perquisizioni rinvenendo alcune armi detenute legalmente e numerose munizioni di calibro diverso detenute illegalmente, oltre ad un coltello e della marijuana.
Il 6 dicembre alle 12.30, in contrada Scioltabino ad Enna, intervenivano gli agenti della sezione volanti in quanto era stata segnalata una rissa. I poliziotti constatavano che 4 soggetti erano venuti alle mani all’interno della proprietà di uno di loro per futili motivi connessi al confine tra i due terreni. I dissidi andavano avanti da mesi e più volte erano intervenute le Forze dell’Ordine.
In questa occasione uno di loro riferiva agli agenti che il vicino aveva mostrato una pistola che teneva alla cinta dei pantaloni, minacciandolo di morte. Al fine di verificare l’eventuale detenzione illegale di armi interveniva la Squadra Mobile per le attività investigative. Considerata la gravità del racconto di tutti i soggetti che avevano preso parte alla rissa, si rendeva necessario procedere alla perquisizione domiciliare di tutte le persone coinvolte, alcune delle quali trasportati in ospedale per le cure mediche.
Effettivamente uno dei partecipanti alla rissade teneva delle armi, legalmente detenute, ma veniva trovato in possesso di numerose munizioni di diverso calibro non dichiarate alla Polizia di Stato, pertanto veniva denunciato all’autorità giudiziaria e le armi ritirate.
Uno degli altri partecipanti alla rissa veniva trovato in possesso di un coltello e di marijuana per uso personale, pertanto veniva denunciato per porto abusivo di armi e segnalato alla Prefettura di Enna per la droga.
Considerato che uno dei soggetti vive abitualmente in casa con il padre, anche lui detentore di armi regolarmente dichiarate, gli uomini della Polizia di Stato procedevano al ritiro delle stesse poiché potrebbero essere utilizzate per scopi non inerenti l’attività sportiva.
L’attività della Polizia di Stato è continuata per lungo tempo in quanto sono state effettuate numerose perquisizioni al fine di scongiurare qualsiasi eventuale ulteriore atto illecito.
Il tempestivo intervento della volante ha evitato che la rissa potesse degenerare in fatti ancora più gravi, nel contempo le attività investigative immediatamente avviate dalla Squadra Mobile hanno permesso di denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna tutti i partecipanti alla rissa, alcuni anche per la detenzione di armi e munizioni, e di ritirare cautelativamente fucili e pistole che nella circostanza potevano essere utilizzate in maniera illegale.
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