Raid violenti contro extracomunitari, tre arresti a Marsala

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PALERMO – Agivano in branco seminando il terrore tra gli extracomunitari con raid punitivi senza alcuna ragione. La polizia ha arrestato a Marsala (Trapani) tre giovani che dovranno rispondere di violenza privata, minaccia e lesioni personali aggravati. Gli investigatori della Digos di Trapani e del commissariato di Marsala parlano di “efferatezza e spietatezza” con cui i tre avrebbero agito, spinti da “finalità di discriminazione o di odio etnico razziale”.

L’indagine, coordinata dalla procura di Marsala, ha preso le mosse da diverse aggressioni che si sono verificate in città nel corso dell’estate.

I tre entravano in azione soprattutto nei week-end: calci, pugni e ginocchiate contro inermi cittadini extracomunitari che subivano le violenze fisiche e verbali, e ancora sedie in legno, tavolini e bottiglie usati come armi. Il ‘branco’, secondo gli inquirenti, agiva “accecato da una rabbia bestiale, immotivata”.
Alla violenza si aggiungevano anche frasi che inneggiavano all’odio razziale.

In arresto nel carcere di Trapani sono finiti Salvatore Crimi, Antony Licari e Natale Salvatore Licari, di 18, 24 e 36 anni. Decisive si sono rivelate le immagini dei sistemi di videosorveglianza che hanno consentito di estrapolare riprese e fotogrammi risultati fondamentali per individuare i tre e gli altri indagati la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.

Nei confronti degli extracomunitari venivano pronunciate frasi terribili come: “Siete africani di merda…non dovete più parlare perché siete di colore…noi vi ammazziamo, qui non avete il diritto di stare…e qui siamo a Marsala”. E ancora: “Africani e nivuri (neri, ndr)”.

Il gruppo, secondo gli investigatori, “si muoveva come un commando” e agiva “come una vera e propria squadra punitiva” contro chiunque si fosse opposto. In un episodio, infatti, il ‘branco’ si è scagliato anche contro il titolare di un esercizio commerciale che aveva tentato di sottrarre la vittima alla violenza degli aggressori. Nessuna collaborazione da parte delle vittime, intimorite dalla ferocia degli arrestati. In alcuni casi gli extracomunitari hanno anche rinunciato alle cure nonostante le gravi lesioni subite.

A Marsala si respirava un clima di palese omertà: “Nessuno – evidenziano dal commissariato – si è presentato per rendere dichiarazioni che potessero risultare utili alla ricostruzione dei fatti e all’individuazione dei responsabili, temendo possibili ritorsioni”. Alcuni componenti del ‘branco’, inoltre, appartengono al gruppo Ultras del Marsala Calcio ‘Street Boys Nucleo Ribelle’, che in diverse occasioni sono stati protagonisti di cosiddetti ‘reati da stadio’ e per questo sottoposti a Daspo.
Nel corso della perquisizione effettuata nell’abitazione di Crimi, inoltre, gli agenti hanno trovato una pistola semiautomatica priva di tappo rosso con relativo caricatore, marca Bruni, modello ‘New Police’, nove cartucce a salve e una calibro 7.75.

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