Pagana (Attiva Sicilia): “Ennese e territori interni, si emigra sempre più. Per impresa, agricoltura, infrastrutture servono riforme”

ELENA PAGANA 1
Condividi l'articolo su:

ASCOLTA QUESTO ARTICOLO

Il sistema dei contributi non funziona più. Occorre una visione seria e coraggiosa. Abbiamo il titolo per poterla pretendere, ed è lo Statuto. E’ il 25 percento di biodiversità europea”. Lo dichiara la deputata regionale di Attiva Sicilia, approfondendo il suo intervento durante il dibattito all’Ars di ieri, spiegando la necessità che il Governo regionale affronti, con le riforme, la crisi delle aree interne dell’Isola che sta determinando l’abbandono di interi territori e di interi settori produttivi. “E’ doveroso condividere le più grandi preoccupazioni del mondo agricolo e zootecnico. Due anni fa la maggior parte dei problemi derivavano dal sistema informatico. Si è scoperto che questi algoritmi erano il risultato di un sistema nato per la nuova programmazione, ma tarato sulla vecchia, sempre per ottenere un minimo di quello che gli agricoltori aspettano.  Siamo la prima isola per produzione in biologico, ma chi ci dice che agricoltori e allevatori continueranno ad essere custodi della terra tra qualche anno o, peggio, tra qualche mese? come sarà fatta la programmazione? come si argineranno le importazioni di grano? crediamo veramente che bastano i controlli sulla salubrità dei prodotti importati? Gli allevatori continuano a soffrire. la brucellosi continua a mietere abbattimenti di capi e disperazione di allevatori, custodi di terre e tradizioni. violentati da politiche non solo comunitarie che troppe volte sembrano cieche. Non vediamo una visione sui territori. Le aree interne vogliono le stesse opportunità delle città metropolitane”.

Pagana pone poi l’accento sull’Ennese e sulla legge per le “Zes”, le Zone franche montane.

Quella di Enna è la provincia in cui si emigra sempre di più. al pari di tutte le aree interne. Mancano intere generazioni da questo territorio, scappano. Per questo abbiamo sposato la battaglia degli oltre 130 sindaci sulla legge voto sulle Zes, e poiché le risorse si recuperano dall’articolo 37 dello Statuto, la responsabilità di reperirle è dell’assessore al Bilancio Armao. Nell’Ennese, nel cuore della Sicilia, ogni problema è amplificato, compresa la viabilità, con strade da terzo mondo”.

Pagana ricorda poi il dramma del mancato sviluppo dell’impresa e della produzione industriale ed artigianale. “Chiedo all’assessore Turano, perché invitare imprenditori da oltre lo Stretto, se prima non riusciamo a garantire chi ha dato dignità alle ASI? e mi riferisco agli imprenditori che si sono scommessi in quelle ASI, certi di garanzie da parte della Regione, correva il 1986, e che oggi si sentono abbandonati. e credo che lo siano davvero. Sono rimasti senza speranze, senza interlocutori, senza certezze. Siamo nel 2020 e il drammatico contesto socio-economico attuale, impone prudenza nelle dichiarazioni e severità nei giudizi. Siamo in fase post covid, la crisi economica e sociale che si vive fuori dal Palazzo deve spingere a parlare di meno e a lavorare di più, per il bene di quei 5 milioni di siciliani che siamo stati chiamati a rappresentare. Noi del gruppo Attiva Sicilia, siamo insoddisfatti di questi due anni e mezzo di legislatura, ma restiamo propositivi. Servono le riforme delle partecipate, della dirigenza pubblica. Serve attenzione al sociale e penso agli Ipab ed alla riforma articolata proposta da Angela Foti.  Il gruppo Attiva Sicilia è pronto alla riforma dei consorzi di bonifica, del sistema dei rifiuti, alle modifiche regolamentari, perché c’è bisogno di programmazione”.

 

Visited 1 times, 1 visit(s) today

Condividi l'articolo su: