Una riflessione sull’amore e sull’universo femminile, uno spettacolo sui fantasmi che si agitano nella coscienza individuale e collettiva, una riflessione sulle scelte che soprattutto le donne sono ancora forzatamente chiamate a fare spinte dai modelli imposti dalla società.
Doppio appuntamento a Calascibetta per la recente produzione della Compagnia dell’Arpa, il nuovo spettacolo di e con Elisa Di Dio, “Dame Barbableue”: il teatro Contoli Di Dio lo ospita come evento speciale – fuori cartellone – domani, venerdì 14 alle 18.30 e domenica 6 alle 20.30.
Lo spettacolo rientra nella rassegna teatrale Sulla Vetta. Teatro ad alta quota, la rassegna firmata da Latitudini, Rete siciliana di drammaturgia contemporanea, e realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Contoli Di Dio, il patrocinio del comune di Calascibetta e il sostegno della Regione Sicilia.
Ingresso 5 euro. L’incasso verrà interamente devoluto alla Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori).
Scritto e interpretato dall’attrice e drammaturga Elisa Di Dio, la messa in scena vede alla regia Angelo Di Dio e Francesca Bongiovanni al violoncello. Scene e costumi sono di Luca Manuli. Il debutto è avvenuto a San Cataldo lo scorso dicembre e le repliche hanno registrato un ottimo successo sia a Sciacca che a Piazza Armerina.
“Questa fiaba di Perrault mi ha turbato sin da bambina – racconta l’autrice e interprete Elisa Di Dio – dopo tanti anni, e dopo averla riletta in Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estes, ho deciso di riscriverla e metterla in scena cambiando le logiche dei personaggi. A parlare, a raccontare, a farsi domande è lei, la ragazza ingenua, con la testa infarcita da mille idee convenzionali e romantiche sull’amore, che incontra il ricco e chiacchierato Barbablù, e presa dall’ansia di cambiarlo, accetta di sposarlo”.
Una bambina costretta a diventare donna in fretta, insomma, protagonista di una prigionia mentale e fisica e di una violenta presa di coscenza che, una volta scampata la vendetta del marito, la porterà a una reale liberazione.
Alla fiaba dark Elisa Di Dio innesta la storia di un altro Barbablù, il manufatto della testa di Ade scoperto da scavi archeologici, esposto per anni al Paul Getty Museum di Malibu e riportato in Italia grazie all’intuito e alla tenace curiosità di due archeologhe siciliane, e oggi finalmente esposto nel museo di Aidone. “I suoi riccioli blu – spiega l’autrice – lasciano intuire che le nostre fiabe sono travestimenti di miti ancestrali, fra questi la storia di Ade rapitore di Kore nelle terre di Enna. Questa storia dunque ci appartiene dunque più di quanto si possa immaginare”.
Per info, 0935.1976330, 327.0384250.
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