La nostra provincia ormai occupa, sistematicamente, gli ultimi posti nelle classifiche nazionali per la vivibilità, è ovvio che un territorio dove non c’è più rispetto delle norme scivoli verso il baratro di una situazione di “povertà” diffusa, intesa come sviluppo economico-sociale.
La missione dell’associazione è quella di garantire i cittadini ed è in questa logica che seguiamo le problematiche dei vari comuni e di Nicosia di cui ci siamo interessati in occasione della violazione del piano ARO deliberato dal consiglio comunale, qualche anno addietro, portandoci a sottoporre la questione alla Corte dei Conti.
Oggi assistiamo ad un’altra vicenda altrettanto paradossale l’approvazione del bilancio consuntivo in difformità di quelle leggi regionali e nazionali che dovrebbero essere baluardo di civiltà e sviluppo. Il consiglio comunale ha, infatti, approvato con otto voti su sedici votanti il bilancio consuntivo che permette, nel caso, di poter programmare la spesa di quattro milioni di euro che avranno l’attuazione nell’anno 2020, stranamente, l’anno delle prossime amministrative, si! La politica oggi non è più vista come arte di affrontare e risolvere le problematiche dei cittadini, bensì come accaparramento di consensi nelle varie competizioni ed ecco perché a livello locale, regionale e nazionale chi governa anziché affrontare la gestione della cosa pubblica pensa a come detenere e conservare il potere per il potere, vedi discussione nazionale in atto su legge elettorale. Evidentemente i nostri politici che a tutti i livelli fanno questo ragionamento, fortunatamente, non sono tutti, hanno da dimostrare a sé stessi una capacità che non hanno.
La questione di Nicosia, non ci interessano le motivazioni che hanno determinato la situazione, è alquanto semplice. La votazione del bilancio consuntivo prevede la maggioranza assoluta dei presenti vale a dire la metà +1, si capisce bene che occorrevano nove voti per poter approvare il bilancio consuntivo mentre solo otto lo hanno votato, quindi, nullità dell’approvazione che può essere riproposta in una successiva seduta consiliare, anche se a Nicosia nella fattispecie, già la regione aveva nominato il commissario ad acta dott. Riela visto i ritardi per la presentazione ed approvazione del consuntivo che era stato riscontrato, forse, il sindaco Bonelli sa di non avere nella società ed anche in consiglio comunale quel consenso con cui era stato eletto e che naturalmente gli serve per poter amministrare e, forse, riproporre la sua riconferma nel 2020. Anno in cui, sempre stranamente, verranno posti in essere i cantieri finanziati e la spesa di quei quatto milioni di euro dell’avanzo di bilancio, ma la politica non è fornire possibilità occupazionale a ridosso delle elezioni, perché i cittadini debbono vivere giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Pippo Bruno
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