I Carabinieri della Stazione di Enna hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un trentaduenne, disoccupato, di Enna, indagato per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori (“stalking”).
La misura, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Enna, giunge all’esito di approfondite indagini, svolte dai militari dell’Arma che, a partire dallo scorso mese di ottobre, hanno ricostruito delle preoccupanti dinamiche di vita familiare, accertando una serie di condotte minacciose e violente poste in essere dall’uomo nella quotidianità, sia nei confronti della propria madre che dell’ex fidanzata.
In particolare, l’uomo avrebbe tenuto nel tempo comportamenti aggressivi e di sopraffazione, ingiuriando e minacciando la madre, ormai da quindici anni a questa parte, probabilmente anche a causa dell’uso di sostanze stupefacenti di cui è abituale assuntore. Le minacce e gli sfoghi di nervosismo sarebbero aumentati specialmente ogni qualvolta la madre rifiutava di dargli del denaro, generando come reazione sfoghi d’ira che si concretizzavano nel danneggiamento del mobilio di casa e anche in violenze fisica, In un’occasione, in particolare nella seconda metà di giugno scorso, a fronte di un rimprovero della madre, l’uomo le avrebbe schiacciato un dito nella porta di casa, dopo averla cacciata dalla propria camera. La donna era costretta quindi a vivere in uno stato di paura continua e di disagio psicologico per timore delle continue aggressioni e reazioni violente del figlio. In conseguenza di ciò, la donna era stata addirittura costretta a lasciare la propria abitazione nello scorso mese di ottobre, cercando rifugio a casa della figlia, in un’altra città.
L’altra vittima, l’ex fidanzata dell’uomo, a seguito delle condotte di particolare gelosia e di violenza, aveva deciso di interrompere il rapporto sentimentale con l’indagato, che, da quel momento, aveva preso a pedinarla, aspettandola sia sotto casa, sia nei pressi del luogo di lavoro. Proprio a causa di queste pregresse vicende, nel mese di novembre, il Gip presso il Tribunale di Enna aveva già disposto nei confronti dell’indagato la misura del divieto di dimora nel comune di Enna, al fine di evitare che lo stesso potesse continuare a commettere azioni violente o minacciose nei confronti delle due vittime.
Nel giorno di Natale, però, una pattuglia dei Carabinieri, durante un servizio di perlustrazione, lo aveva notato a Enna bassa, in compagnia di un suo amico, in evidente violazione della predetta misura e, per tale motivo, gli veniva intimato di allontanarsi immediatamente dalla città. Proprio quel giorno la Centrale Operativa dei Carabinieri riceveva una telefonata nel corso della quale l’ex fidanzata asseriva di essere stata minacciata di morte dal ragazzo che le avrebbe intimato di ritirare la denuncia che la donna aveva sporto nei suoi confronti e che, se non l’avesse fatto, l’avrebbe uccisa. Avendo quindi ripercorso tutti i vari episodi delittuosi e dopo aver cristallizzato un quadro indiziario grave nei confronti dell’uomo, i Carabinieri hanno riferito l’esito di tutte le indagini svolte all’Autorità Giudiziaria, richiedendo contestualmente l’aggravamento della misura cautelare nei suoi confronti. Aggravamento che si è concretizzato nell’arresto dell’indagato e nel suo collocamento presso la Casa Circondariale “Luigi Bodenza” di Enna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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