Ha destato scalpore a Nicosia il caso della maestra sospesa per due mesi a seguito di un provvedimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, accusata, dopo le indagini della Compagnia dei Carabinieri di Nicosia, di maltrattamenti nei confronti dei piccoli alunni della scuola materna di largo Peculio.
L’interrogatorio di garanzia è stato fissato il 30 maggio davanti al Gip del Tribunale di Enna, Luisa Maria Bruno.
L’indagata è difesa dall’avvocato Salvatore Timpanaro del foro di Enna. Raggiunto telefonicamente il difensore ci ha dichiarato che la propria assistita si sottoporrà all’interrogatorio, rispondendo a tutte le domande ed ha aggiunto che da un primo esame degli atti “non vi è prova di veri e propri atti di violenza o percosse nei confronti degli allievi; al più la maestra è stata costretta a intervenire al solo fine di separare bambini che si accapigliavano o litigavano tra di loro. Dagli atti di indagini dei Carabinieri risultano anche condotte definiti ‘atteggiamenti amorevoli nei confronti dei bambini’. – aggiunge l’avvocato Timpanaro – La mia cliente ha ricevuto manifestazioni di solidarietà da parte dei colleghi e, soprattutto, da parte dei genitori degli alunni della scuola dell’infanzia. Ciò dimostra che il clima in classe era sereno e che non può in alcun modo parlarsi neanche di violenza assistita; né sembrerebbero configurabili il delitto di maltrattamenti e neanche quello meno grave di abuso dei mezzi di correzione”.
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