Enna, il “De Amicis” alla scoperta della biodiversità di Papardura

DeAmicis Papardura Osservazione della cicuta
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Gli alunni della Scuola Primaria dell’I.C. “E. De Amicis”, diretto da Filippo Gervasi, hanno partecipato al progetto annuale di Educazione allo Sviluppo Sostenibile “Biodiversità e cambiamenti climatici: riduciamo il nostro impatto!”, condotto dalla Kore nelle scuole ennesi. Oltre ad affrontare il tema centrale del progetto, hanno anche studiato alcune zone del loro territorio: dall’area naturale protetta “Lago di Pergusa” alle aree verdi della Città; infine, accompagnati dalla biologa Rosa Termine e dalle insegnanti Daniela Barnabà, Antonietta Di Franco, Maria Beatrice Patrinicola, Sandra Restivo, Isabella Lipiani, Cettina Timpanaro, Carmela Varelli, Annamaria Bertino, Giusy Scarpinato, Alessandra Barbera e Marianna Marchì, hanno visitato Papardura con occhi attenti alle forme di vita, sia animali che vegetali, incontrate durante la visita, come la Vanessa del cardo una colorata farfalla capace di migrare dall’area mediterranea all’Europa centrale, il Balestruccio un uccello appartenente alla famiglia delle rondini che arriva in Italia in primavera per nidificare; tra le piante hanno, altresì, potuto osservare la Violaciocca rossa una graziosa crucifera che vive sulle aree rupestri del sito, il Cappero e la Cicuta appartenente alla famiglia delle ombrellifere, passata alla storia quale pianta utilizzata come infuso che diede la morte al filosofo Socrate.

Il Progetto, che si concluderà il prossimo 21 maggio presso la R.N.S. Lago di Pergusa quando verrà celebrata la Giornata Internazionale della Biodiversità 2019, ha voluto trasmettere agli scolari i valori della diversità biologica, oggi messa in serio pericolo dai cambiamenti climatici, il cui contrasto inizia a livello individuale attivando processi virtuosi di cambiamento dei comportamenti e degli stili di vita. Si è  riflettuto, ad esempio, sul fatto che talvolta i nostri acquisti nell’era della globalizzazione hanno conseguenze negative su ecosistemi lontani, come le intere porzioni di foreste pluviali che vengono disboscate per produrre piantagioni di Palma da olio, il cui olio (ricavato dai frutti e dai semi) viene utilizzato in moltissimi prodotti alimentari e non, che normalmente consumiamo” ha dichiarato la biologa della Kore.

 

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