È stato presentato nella mattinata di sabato 26 ottobre presso l’auditorium “Vincenzo Nisi” dell’Istituto superiore “Fratelli Testa” di Nicosia il libro “Con gli occhi di Sara” scritto dall’onorevole Davide Faraone, presidente F.I.A. (Fondazione Italiana Autismo). L’evento, organizzato dal Kiwanis Club sezione di Nicosia, è stato introdotto dall’avvocato Giovanni Cannata, chair autismo del Kiwanis Club Distretto Italia e San Marino.
Dopo i saluti istituzionali posti in primo luogo dal dirigente scolastico Josè Chiavetta, sempre più che attento alle tematiche sociali, e successivamente dal dottor Luigi Bonelli, presente in duplice veste, in quanto primo cittadino oltre che psichiatra e responsabile del servizio dell’Uoc di Psichiatria. A dialogare con l’autore del testo presentato è stata la professoressa Rita Scinardi, che si è addentrata in maniera approfondita nello scritto dell’autore.
Davide Faraone, nella giornata a contatto con il giovane pubblico, ha voluto parlare di felicità, sottolineando come un genitore di un figlio che vive l’autismo non è un essere infelice, a differenza di quanto molti potrebbero pensare; si è definito un padre capace di vivere una felicità differente, raggiunta in una vita sicuramente diversa rispetto a quella pensata come desiderabile, ma non priva di grandi soddisfazioni e momenti appunto felici.
È quindi intervenuta la giornalista Maria Teresa La Via, direttore della testata TeleNicosia.it, che argomentando in tema di inclusione e sul determinante ruolo della scuola nella vita di chi vive l’autismo, ha sottolineato quanto determinante, al fine di una concreta e reale inclusione, risulti la capacità di andare oltre l’autismo, arrivando a scoprire le unicità che caratterizzano l’individuo.
La professoressa Anna Maria Pirrello si è poi soffermata sull’attività svolta personalmente in relazione ad uno studente dell’istituto che vive l’autismo, raccontando l’impatto negativo dei due anni legati alla pandemia cui sono seguiti i diversi risultati ottenuti negli anni di lavoro successivi che hanno portato lo studente ad aprirsi lentamente alla classe ed ai diversi progetti, arrivando a fidarsi di chi ha intorno.
Toccante il momento che ha infine regalato la classe dello studente, tutta al femminile che ha voluto proiettare un lavoro confezionato con le foto dei progetti realizzati insieme allo studente e poi dedicargli la lettura di un testo appositamente scritto e a lui dedicato, in cui le compagne hanno tenuto a raccontare quante emozioni e fattori di crescita personale sono state loro regalate dalla presenza in classe di uno studente che vive l’autismo.
Ha chiuso la giornata con il suo intervento la dottoressa Elisa Ridolfo.
INTERVISTA A DAVIDE FARAONE
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