L’ing. Franz Bruno, presidente di Acquaenna, ha illustrato le strategie operative del piano emergenziale ideato nel 2005 per gestire la crisi idrica nel territorio. Il piano, tuttora valido, si articola in diverse fasi d’intervento per garantire la continuità del servizio idrico.
La prima fase, già attiva, prevede la turnazione dell’erogazione dell’acqua. Mentre l’interconnessione con altri invasi rappresenta una delle soluzioni contemplate, questa opzione non è praticabile per il comune di Nicosia. La ricerca di fonti alternative, pur non avendo prodotto risultati significativi, prosegue con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza dall’invaso Ancipa. In caso di esaurimento delle risorse, il piano prevede come ultima risorsa il posizionamento di autobotti fisse sul territorio.
Una notizia positiva riguarda la recente allocazione di una riserva idrica dall’Ancipa: circa 400.000 metri cubi sono stati destinati ai comuni di Cerami, Gagliano, Nicosia, Sperlinga e Troina. Questa dotazione, disponibile dal 15 novembre, dovrebbe garantire fino a gennaio 2025 il mantenimento dell’attuale sistema di turnazione per tutte le cinque comunità dipendenti dall’Ancipa.
Secondo le rilevazioni statistiche, l’invaso dell’Ancipa tende a raggiungere i livelli ottimali tra dicembre e gennaio, lasciando intravedere una possibile risoluzione dell’emergenza nei primi mesi del nuovo anno.
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