Convegno INPS 2023 a Enna: in provincia pensionati e lavoratori in parità, il sistema è a rischio

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Nella sala-conferenze Urban Center del convento dei Cappuccini di Enna, si è svolto il convegno, coordinato dal giornalista Silvano Privitera, nel quale l’Inps provinciale ha presentato il rendiconto sociale 2023.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore Francesco Comito del comune di Enna e del sindaco Piero Capizzi di Calascibetta, è intervenuto Pietro D’Agristina, presidente del comitato provinciale Inps di Enna, che ha manifestato il suo apprezzamento per il lavoro svolto dai componenti del comitato e dal personale delle sedi di Enna e Nicosia che, pur essendo numericamente sotto dimensionato, “opera con grande impegno e senso di responsabilità”.

Il direttore provinciale dell’Inps, Armando Antonio Iacono, ha presentato dei dati che segnalano una situazione molto seria: i beneficiari di pensioni e assegni erogati (48 mila) dall’Inps sono in numero pari ai lavoratori occupati che versano i contributi. Per Giuseppe Nasello, direttore dell’Ufficio provinciale del lavoro, il problema è di portare più giovani sul mercato del lavoro perché alla lunga il sistema non regge, se si mantiene questo rapporto di 1 ad 1 tra lavoratori contribuenti e beneficiari.

Carmela Petralia, segretaria Cisl Agrigento-Caltanissetta-Enna (Ag-Cl-En), ha messo in risalto l’estrema rilevanza del bilancio sociale dell’Inps provinciale e di un percorso di corresponsabilità con le con le comunità locali sulle questioni del mercato del lavoro.

Sabrina Burgarello, presidente dell’Ance, ha parlato delle difficoltà delle imprese edili a trovare operai.

Enzo Savarino, coordinatore Uil – Area vasta di Enna, ha parlato della necessità di affrontare questo tema dello spopolamento con le istituzioni, di avviare percorsi di riqualificazione del personale e del rapporto con l‘Università.

Pietro Rocca della Coldiretti ha detto che anche “le aziende agricole soffrono di mancanza di manodopera”.

Per Antonio Malaguarnera, segretario generale Cgil Enna, sulle difficoltà che vive il territorio dell’ex provincia di Enna pesa “la mancanza di una classe dirigente e di un progetto”.

Angelo Forgia, presidente Cia di Enna, ha elencato le difficoltà che incontra chi vuole fare impresa agricola: pessime strade, mancanza di programmazione e carenza di acqua.

Filippo Manuella, segretario Uil pensionati Enna, ha messo in risalto un aspetto del sistema pensionistico ennese: importo basso delle pensioni erogate e numero consistente di pensioni reversibili.

Rosolino Ricotta, segretario pensionati Cisl di Ag-CL-En, ha detto che molti dei 38 mila pensionati rinunciano a curarsi perché l’importo della pensione è basso (14 mila euro l’anno in media).

Roberto Di Vincenzo, segretario pensionati Cgil di Enna, ha puntato il dito sulla disparità di genere: le donne ricevono pensioni di importo inferiore rispetto agli uomini.

Nel trarre le conclusioni del convegno, Valeria Tranchina, presidente comitato regionale Inps Sicilia, ha detto che, per risolvere le questioni emerse dai dati e dal dibattito, “imprese, lavoratori e istituzioni devono mettersi insieme e remare verso lo stesso obiettivo di creare lavoro”.


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