Festival nazionale Talè Talè Talia: giovedì 24 ottobre in scena i ragazzi dell’orchestra con Alessandro Sesti autore e protagonista di “Ionica”

orchestra ragazzi Tale Tale Talia
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Penultima giornata al Teatro comunale Francesco Paolo Neglia per la seconda parte della seconda parte della V edizione del Festival nazionale Talè Talè Talia, voluta Patrizia Fazzi e Paolo Patrinicola rispettivamente presidente e responsabile artistico dell’Associazione culturale Belvedere in collaborazione dell’Associazione culturale Caracò e con il sostegno dell’Assessorato Sport Turismo e Spettacolo della Regione Sicilia con protagoniste le scuole e la comunità ennese per portare avanti un progetto culturale ed educativo che mette al centro legalità, rispetto delle differenze di genere e valore della memoria.

Giovedì 24 ottobre alle 21 gli alunni degli istituti comprensivi torneranno in modalità “orchestra” sul palco del Teatro comunale Neglia per caratterizzare con la loro performance nata durante il laboratorio musicale voluto dagli organizzatori del Festival, l’accompagnamento musicale di “Ionica” spettacolo di e con Alessandro Sesti che ha le musiche dal vivo di Debora Contini e Federico Pedini che va in scena questa sera ad ingresso gratuito per la città.

Venerdì 25 ottobre alle 21 la consegna del premio “ Antonio Maddeo” ed il concerto dei Bakivo.

Lo spettacolo della quarta giornata del Festival al Teatro comunale F.P. Neglia:

Ore 21 “ Ionica”: Andrea Dominijanni è il primo testimone di giustizia calabrese che nel 2014 ha avuto il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta. della fascia Ionico/catanzarese portando all’arresto di 8 capi cosca.

Andrea ha fatto la sua scelta e quel pezzo di sé che ha tagliato via gli ha fatto conquistare la libertà. Dal 2014, anno in cui ha prima denunciato e poi testimoniato contro i componenti di alcune delle ‘ndrine a più alto tasso di mafiosità della fascia ionica catanzarese, vive sotto scorta e non può più muoversi autonomamente, uscire da casa come e quando vuole. Grazie al suo atto d’amore verso la società, la giustizia ma soprattutto verso la sua grande e bella famiglia, Andrea ha contribuito ad infliggere un colpo durissimo alla ‘ndrangheta ionica.

“Nel 2019 – racconta Sesti- ho vissuto sotto scorta insieme ad Andrea. Sono umbro e figlio di operai, so cosa significa costruire piccole certezze dal nulla. Negli occhi di Andrea ho rivisto quelli di mio padre quando il terremoto ha provato a strapparci via tutto. Il terremoto lì si chiama ‘ndrangheta ed è più infame della terra che trema”.”


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