Piazza Armerina: Don Bosco 2000 condanna la decisione dell’Italia di deportare i migranti in Albania

centro migranti Albania
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Con una forte dichiarazione rilasciata da Piazza Armerina, l’organizzazione non profit Don Bosco 2000 ha criticato duramente la recente decisione dell’Italia di deportare i migranti in Albania. Il presidente dell’organizzazione, Agostino Sella, ha descritto l’azione come una “deriva pericolosa” che si allontana dai principi dei diritti umani.

nave Libra Marina MilitareLa critica arriva in risposta alla partenza della nave Libra della Marina Militare, che trasporta il primo gruppo di migranti destinati all’Albania. Sella ha espresso profonda preoccupazione per questo sviluppo, definendolo una grave violazione dei diritti umani e un segnale inquietante dell’evoluzione politica italiana.

Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a ciò che sta accadendo,” ha dichiarato Sella. Ha tracciato paralleli tra le attuali pratiche di deportazione e le misure autoritarie del passato, suggerendo che l’Italia si sta allontanando dal suo impegno per i diritti umani fondamentali.

Il presidente di Don Bosco 2000 ha criticato in particolare l’approccio del governo di selezionare migranti provenienti da paesi considerati “sicuri” per la deportazione. Sella ha sostenuto che questa pratica riduce gli individui a meri numeri, ignorando le loro storie personali, vulnerabilità e futuri.

Sella ha lanciato un appello sia alle istituzioni che alla società civile affinché agiscano contro queste pratiche. Ha messo in guardia contro l’apparente svolta a destra dell’Italia, che ritiene evochi capitoli oscuri della storia e abbandoni il ruolo del paese come promotore dei diritti umani e della dignità della persona.

Non possiamo permettere che l’accoglienza sia solo una parentesi: è un impegno permanente, una responsabilità morale da cui non possiamo fuggire,” ha sottolineato Sella.

Don Bosco 2000, con sede a Piazza Armerina, ha riaffermato il suo impegno nella promozione di una migrazione circolare positiva che rispetti i diritti dei migranti e supporti la loro integrazione con dignità. L’organizzazione si oppone fermamente a quello che considera il percorso di repressione e disumanità dell’attuale governo.


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