Il Tribunale civile di Enna ha emesso un’importante sentenza a favore dei consumatori, ordinando ad Acquaenna, il gestore del servizio idrico locale, di riallacciare immediatamente la fornitura d’acqua a un condominio nel Comune di Troina.
La vicenda ha avuto inizio quando Acquaenna ha interrotto il servizio idrico al condominio, adducendo come motivazione la mancata realizzazione di una nicchia per il contatore dei consumi. Tuttavia, il giudice ha stabilito che tale motivazione non giustifica l’interruzione di un servizio essenziale come l’acqua, soprattutto considerando l’attuale emergenza climatica che sta colpendo la Sicilia con periodi di siccità sempre più frequenti.
Nella sua decisione, il giudice ha sottolineato che la carenza d’acqua rappresenta un grave rischio per la salute e viola i diritti fondamentali della persona garantiti dalla Costituzione italiana. L’avvocato Ilaria Di Simone, che ha difeso i cittadini in questa causa, è riuscita a ottenere l’ordinanza di riallaccio immediato, che Acquaenna ha prontamente eseguito.
Questa sentenza rappresenta una vittoria significativa contro quello che Assoconsumatori – Asso-Consum definisce un “abuso di potere per posizione dominante” da parte del gestore idrico. L’associazione ricorda che l’ARERA, l’autorità nazionale di regolamentazione per energia, reti e ambiente, ha più volte evidenziato simili comportamenti da parte dei fornitori di servizi essenziali.
Pippo Bruno, portavoce di Assoconsumatori, ha commentato la vicenda incoraggiando i cittadini a non aver paura di rivendicare i propri diritti e a non subire in silenzio eventuali abusi. Ha sottolineato l’importanza di ricorrere alla legge per contrastare atteggiamenti vessatori da parte dei gestori di servizi pubblici, definendo tale azione un “segno di civiltà” da perseguire per il bene delle generazioni presenti e future.
Questa sentenza potrebbe costituire un importante precedente nella tutela dei diritti dei consumatori nel settore dei servizi idrici.
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