Nicosia onora Sant’Isidoro Agricola: tra fede, tradizione e condivisione – VIDEO

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Ogni anno, l’ultimo fine settimana di settembre, la città di Nicosia celebra Sant’Isidoro Agricola, patrono degli agricoltori. 

Nato a Madrid intorno al 1070, Sant’Isidoro Agricola rappresenta un modello di umiltà e fede. Cresciuto in una famiglia di contadini, lavorò instancabilmente la terra, senza mai dimenticare la sua profonda dedizione a Dio. Ogni giorno, infatti, Sant’Isidoro divideva il suo tempo tra il lavoro nei campi e la preghiera, unendo l’amore per la terra a quello per la spiritualità. Le sue opere di carità verso i poveri e la sua incrollabile fede lo resero una figura venerata, sebbene non mancarono le invidie da parte di chi lo accusava di trascurare il lavoro. Nel 1622, venne canonizzato da Papa Gregorio XV, divenendo ufficialmente patrono degli agricoltori e dei contadini.

Venerdì 20 settembre, in piazza Garibaldi si è dato il via ai festeggiamenti in onore del Santo con un concerto della cover band “I picciotti di Vasco”, che ha richiamato numerosi spettatori, giovani e meno giovani, pronti a festeggiare insieme. Il sabato, la solenne messa presieduta da monsignor Giuseppe Schillaci, vescovo della Diocesi di Nicosia, ha offerto ai fedeli spunti di riflessione sulla figura del santo e sul valore della fede nella vita quotidiana.

Uscita SantIsidoro2024

In serata è avvenuta la distribuzione dei tradizionali biscotti a forma di “Esse”, un gesto che rappresenta la continuità della tradizione e il valore della condivisione, principi che Sant’Isidoro incarnava. Oltre ai biscotti, i partecipanti hanno potuto gustare prodotti tipici locali come salame, uova sode, formaggio, olive e ricotta, elementi della cultura gastronomica contadina.

La domenica, il culmine delle celebrazioni è stato segnato dalla processione che ha condotto la statua di Sant’Isidoro per le vie principali della città.

Si è avuta anche  la partecipazione delle majorette (domenica mattina) e della banda musicale “San felice” diretta dal maestro Giuseppe Tamburello che domenica  ha accompagnato la processione con eleganza, contribuendo a rendere questo evento un vero spettacolo di emozione e partecipazione collettiva.

Al termine della processione, le confraternite hanno reso omaggio al santo con la tradizionale “strecata du palio“, un’antica usanza che, anno dopo anno, si tramanda come segno di rispetto e devozione. Dopo il rientro della Statua nella chiesa dedicata al Santo,  dove viene conservata durante l’anno, la messa finale, celebrata da padre Delfio Scandurra, ha chiuso il momento liturgico.

A coronare i  festeggiamenti  i fuochi d’artificio, che hanno illuminato il cielo di Nicosia, salutando la conclusione degli eventi dedicati a Sant’Isidoro.

Maria Teresa La Via

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